Rutte, il primo ministro ​che gioca la carta dell'affidabilità

Primo ministro olandese dal 2010, il liberale Mark Rutte si presenta agli elettori puntando sull'immagine di leader affidabile, forte di innegabili successi economici, che si impegna a difendere "gli standard e i valori olandesi"

Rutte, il primo ministro ​che gioca la carta dell'affidabilità

Primo ministro olandese dal 2010, il liberale Mark Rutte si presenta agli elettori puntando sull'immagine di leader affidabile, forte di innegabili successi economici, che si impegna a difendere "gli standard e i valori olandesi". Sotto i governi di coalizione guidati dal suo Partito per la Libertà e la Democrazia (VVD), l'Olanda si è attestata ad una disoccupazione del 5,3% e ha raggiunto una crescita economica del 2,3% nel 2016. Ma i buoni risultati economici non sembrano sufficienti a contrastare il calo dei consensi per il suo partito Vvd, con molti elettori che appaiono indecisi.

Rutte ha scelto dunque di puntare anche sull'identità nazionale per strappare elettori al partito populista anti Islam di Geert Wilders. In una lettera aperta pubblicata a gennaio, il primo ministro si è rivolto a quelle persone che "abusano delle nostre libertà, quando sono venuti in questo paese proprio per questa ragione", riferendosi in particolare a episodi di intolleranza verso gay e ragazze in minigonna. "Comportatevi bene o andate via", era il messaggio. Scapolo, con un'aria da ragazzo malgrado i 50 anni, Rutte viene da una famiglia di imprenditori protestanti, dei quali ha ereditato il rigore, applicato anche nelle sue politiche economiche e sociali.

Ma è anche un uomo colto, abile pianista, che da primo ministro ha mantenuto l'impegno di insegnare educazione civica due ore a settimana in una scuola superiore dell'Aja. Dopo aver rinunciato da ragazzo ad una carriera di musicista. Rutte ha lavorato all'Unilever prima di dedicarsi alla politica.

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