Sono di due uomini dei Navy Seals i nomi iscritti nel registro degli indagati dalle autorità militari americane, a caccia della verità sulla morte di un uomo delle forze speciali rimasto ucciso nel giugno scorso in Mali.
È il New York Times a rivelare come sin da subito le gerarchie militari avessero sospettato che il 34enne sergente Logan Melgar fosse stato ucciso nella sua stanza all'ambasciata di Bamako, prima ancora che si stabilisse che la morte dell'uomo era avvenuta per strangolamento.
A fine settembre il Naval Criminal Investigative Service ha preso in mano l'indagine e accusato formalmente due Seals che sono stati fatti rientrare dal Paese africano e sospesi dal servizio, senza che al momento ci sia un'incriminazione formale.
"Non discutiamo dettagli di un'inchiesta in corso e non ho informazioni sulle cause della morte", ha messo in chiaro un portavoce, parlando con il quotidiano newyorchese. Resta tuttavia il mistero su quanto accaduto in Mali.
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