Charles Manson aveva previsto tutto. Nel 1969, poco prima degli omicidi che scossero gli Stati Uniti aveva annunciato che ci sarebbero stati degli "omicidi atroci tra le montagne di Bel Air con vittime fatte a pezzi con dei coltelli e scritte sui muri fatte con il sangue". Tre mesi dopo, alcuni membri della setta facevano irruzione a casa della famiglia Polanski per uccidere la moglie del regista, incinta all’ottavo mese, e altri quattro amici. Ventiquattr’ore dopo, altri omicidi.
A rivelarlo, come riporta Dagospia, è l'ex adepto Paul Watkins che, insieme ad altri testimoni, sarà protagonista 'ITV Manson: Lost Tapes', programma che mostrerà anche immagini inedite della setta e dei loro riti.
"Charlie diceva che la paura, l'amore e la consapevolezza erano la stessa cosa. Più paura avevi, più consapevolezza avevi, più amore avevi", ha raccontato Watkins. "Qualunque cosa fosse necessario, bisogna farlo. Se è necessario che qualcuno venga ucciso lo si fa. Non c’è niente di sbagliato", ha spiegato un'adepta.
Nel programma viene raccontata la vita di Charles Manson e di come l'uomo sia riuscito a fondare la "Famiglia", attirando giovani donne e uomini con la promessa di droghe e amore libero e facendo loro credere di essere la reincarnazione di Gesù.
"Ci pensavamo come dei discepoli - ha raccontato un’altra adepta -. Un giorno andai da lui per chiedergli di fare sesso e lui mi violentò in maniera brutale e mi disse che non avrei dovuto più osare chiederglielo".
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