La scuola coranica degli orrori: 300 ragazzi abusati e torturati

La polizia nigeriana, oltre a liberare gli studenti prigionieri, è anche riuscita ad arrestare sette componenti dello staff del centro coranico

La scuola coranica degli orrori: 300 ragazzi abusati e torturati

In Nigeria, la polizia ha fatto irruzione in una scuola coranica, liberando centinaia di studenti dell’istituto, sottoposti finora a trattamenti degradanti.

La struttura educativa incriminata, avente come scopo ufficiale l’insegnamento dei precetti maomettani e il recupero di ragazzi affetti da dipendenza da stupefacenti, si trova nello Stato di Kaduna, nel nord del Paese. Secondo l’emittente tedesca Deutsche Welle, le forze dell’ordine locali avrebbero deciso il raid all’interno dell’edificio su segnalazione dei residenti della zona.

Una volta effettuata l’irruzione nel complesso scolastico, agli occhi dei poliziotti nigeriani si sarebbe profilato uno scenario davvero raccapricciante: oltre 300 individui che gridavano di essere stati soggetti a torture e abusi sessuali, di cui 100 rinvenuti in catene. A descrivere in maniera vivida quanto scoperto dagli agenti nei locali della scuola coranica ci ha pensato, ai microfoni dell’agenzia di stampa francese Agence France-Presse, Yakubu Sabo, portavoce dei tutori dell’ordine dell’entità federata: “Abbiamo individuato almeno 100 alunni, compresi bambini di non più di nove anni di età, ridotti in catene e stipati in una stanza minuscola e tale trattamento sarebbe stato loro riservato in nome dell’esigenza di rieducarli e renderli delle persone responsabili”.

Sempre secondo il network tedesco, i genitori degli alunni torturati non avrebbero mai nutrito sospetti circa i metodi di insegnamento vigenti nell’istituto islamico. Il regolamento della struttura vietava infatti ai familiari dei ragazzi di entrare all’interno dei locali della scuola, così che i responsabili di quest’ultima potevano tenere i familiari dei giovani all’oscuro delle pratiche disumane attuate nel centro educativo. I parenti degli iscritti alla scuola degli orrori erano al corrente soltanto del fatto che ai loro figli venivano impartiti i comandamenti coranici, il senso di disciplina e il rispetto per le autorità.

Oltre a trarre in salvo più di 300 individui abusati e incatenati, il blitz della polizia nigeriana ha anche determinato l’arresto di sette membri dello staff dell’istituto, ossia il titolare dello stesso e sei insegnanti.

Un ragazzo liberato grazie all’intervento degli agenti ha quindi fornito, ai microfoni delle emittenti locali, una prima testimonianza delle brutalità abitualmente perpetrate ai danni degli alunni della struttura preposta all’insegnamento dell’islam.

Il racconto in questione è stato rilasciato dallo studente Bello Hamza, che ha rivelato di avere trascorso lì in catene ben “tre mesi” e ha poi denunciato: “Tutti credevamo che quello fosse un centro coranico, ma chiunque provava ad allontanarsi subiva punizioni tremende, tra cui l’essere appeso al soffitto di una stanza”.

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