I simpatizzanti dello Stato islamico annunciano di aver sviluppato una nuova variante dell'antrace in una vignetta diffusa poche ore fa sulla rete. Non si tratta di una minaccia ufficiale dello Stato islamico. La vignetta è stata realizzata da una sigla pro-Is o ISIS-linked group o ISIS-aligned group. Merita tuttavia particolare attenzione poiché è un subdolo esempio di Information Warfare.
"Antrace, presto"
Traduciamo il brevissimo testo della vignetta: “Antrace, presto. Guerra biologica. Sviluppata una nuova variante dell’antrace ad alta resistenza antimicrobica, velocità di diffusione nell’aria ed efficienza”. Impossibile confermare in modo indipendente tali affermazioni. Non è certamente una delle migliori vignette realizzate dalle sigle Pro-Is. Anche le due foto scelte (spore e laboratorio) sono di bassa qualità.
Antrace: definizioni
L’antrace rientra tra gli agenti considerati utilizzabili per le armi batteriologiche perché le spore possono essere disseminate per via aerea. Tuttavia la dose di spore necessaria per un attacco biologico è estremamente elevata. A riferimento prendiamo la descrizione del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità.
Si tratta di una infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis, un germe produttore di spore che possono sopravvivere a lungo nell’ambiente e che si manifesta comunemente in animali erbivori selvatici e domestici, fra cui i gatti, le pecore, le antilopi, le capre, i cammelli. Colpisce anche gli uomini con forme più lievi che interessano la cute e forme settiche più gravi (ma più rare) legate all’inalazione delle spore che possono anche condurre al decesso. La via di contagio più comune è quella che deriva dal contatto con animali infetti, soprattutto durante la lavorazione di derivati animali come pelo, pelle, lana e ossa. Per questo motivo, il carbonchio è frequente nelle zone agricole in cui la malattia è comune nel bestiame. L’infezione avviene solo quando il batterio si trova sotto forma di spora, stadio in cui il microrganismo è estremamente resistente ad ambienti esterni avversi. In forma di spora è in grado di resistere in condizioni ambientali avverse anche per un periodo lunghissimo (diverse decine di anni). Questo significa che nel corso dei millenni il Bacillus anthracis si è moltiplicato un numero di volte piuttosto esiguo e che, quindi, i ceppi batterici presenti nel mondo sono assai simili tra loro e pertanto difficilmente differenziabili.
Antrace: vie di trasmissione
La trasmissione diretta da uomo a uomo è estremamente improbabile, quindi avere contatti o visitare un paziente contagiato non comporta grossi rischi. Le vie di trasmissione riconosciute per l’antrace fra gli esseri umani sono quella respiratoria, cutanea e gastrointestinale. Il tempo di incubazione varia da poche ore a 7 giorni. È dunque possibile contrarre il carbonchio in tre modi.
Per inalazione di una quantità consistente di spore batteriche (oltre 8 mila). Non è certo la forma di trasmissione preferenziale in condizioni normali, ma è la modalità prevista nel caso di attacchi batteriologici che liberano nell’aria le spore. Porta alla morte nella grande maggioranza dei casi. I primi sintomi compaiono entro una settimana e sono quelli tipici di un raffreddore, che si complica in brevissimo tempo fino a grossi problemi respiratori polmonari
Per contatto, attraverso la pelle, quando le persone toccano animali infetti e la spora batterica sfrutta piccoli tagli o lesioni cutanee per entrare. Si manifesta inizialmente con un rossore localizzato simile alla puntura di un insetto. In un paio di giorni si trasforma in una piccola ulcera e, di conseguenza, le linfoghiandole nei tessuti sottostanti si gonfiano. È letale in circa il 20% dei casi
Per via gastrointestinale, con il consumo alimentare di carne e alimenti contaminati. I primi sintomi sono nausea, perdita di appetito, vomito, febbre e diarrea. L’infezione intestinale da antrace è letale dal 25 al 60% dei casi.
Le terapie
L’infezione può essere curata con antibiotici e quelli di prima scelta sono la penicillina, la doxiciclina e i fluorochinolonici. Il trattamento, per essere efficace, deve però essere tempestivo e iniziare immediatamente dopo il contagio. Infatti tutti i genotipi finora studiati (oltre mille) si sono rivelati sensibili alla penicillina, ma la guarigione è assicurata solo se si interviene nelle fasi iniziali della malattia. Somministrazioni tardive di antibiotici, infatti, sono spesso inutili. Il motivo è semplice: l’azione patogena del batterio non è diretta, ma legata alla liberazione di sostanze tossiche. Nelle fasi avanzate è molto probabile che si sia già verificato un accumulo di tossine potenzialmente letale e se gli antibiotici neutralizzano i batteri non sono in grado, però, di annullare queste sostanze tossiche. Contro l’antrace esiste anche un vaccino animale che si è rivelato un buon metodo di prevenzione. La vaccinazione in Italia è obbligatoria per gli animali a rischio: il vaccino viene prodotto e distribuito in Italia solo dall’Istituto zooprofilattico della Puglia e Basilicata. In alcune nazioni, tra cui gli Stati Uniti, è disponibile un vaccino contro l’antrace. Il vaccino per l’uomo si è rivelato efficace nel 93% dei casi, ma presenta ancora controindicazioni perché può suscitare reazioni allergiche molto intense. Motivo per cui finora viene utilizzato solo per vaccinare il personale militare a rischio. Il trattamento antibiotico è efficace anche nel prevenire la malattia ma, siccome l’antrace non si trasmette da persona a persona, il trattamento preventivo non è indicato per chi ha avuto contatti con una persona ammalata a meno che non siano stati esposti alla stessa fonte di infezione.
La vignetta sull’antrace, un esempio di Information Warfare
Dopo aver già ribadito che non si tratta di una minaccia ufficiale, dobbiamo considerare la finestra temporale. La vignetta pro-Is è stata diffusa sulla rete poche ore dopo la scoperta del blaNDM-1, un super batterio resistente agli antibiotici individuato nell’Artico e precedentemente scoperto in India. L'autore della vignetta sceglie non a caso gli stessi vocaboli utilizzati dai ricercatori della Newcastle University nell'annunciare la scoperta del super batterio. Il simpatizzante, quindi, tenta di sfruttare l'immediata popolarità delle parole tecniche come ad esempio antimicrobial e resistance nei motori di ricerca per associare e diffondere la sua vignetta cosi da creare il panico. Il terrorismo opera nel campo psicologico ed ideologico. La vignetta della super sporadei simpatizzanti non ha un fine tattico reale, ma rientra nell'Information Warfare.
I Got Green Smoke, I Got Green Smoke
I simpatizzanti dello Stato islamico invocano periodicamente attacchi biologici contro l’Occidente come avvenuto ad esempio lo scorso agosto nella vignetta intitolata Ti faremo temere l'aria che respiri. Nella foto, una figura incappucciata rilascia da un dispositivo portatile del gas verde. Sullo sfondo la città di San Francisco, nel nord della California. Si tratta chiaramente di un fotomontaggio, quella figura incappucciata proviene dal Medio Oriente. La foto ricorda la scena I Got Green Smoke, I Got Green Smoke vista in The Rock.
Pro-Is: l’errore sul video
Nell'analizzare I Got Green Smoke sono stati commessi degli errori. Il principale è stato quello di ricollegare la vignetta di San Francisco ad un video pro-Is in cui una flotta di F-22 Raptor e cannoniere AC-130 attacca la Casa Bianca. Quest'ultima scena proviene da un differente video dal titolo Conquering Washington, diffuso nel gennaio dello scorso anno. Conquering Washington altro non è che un copia ed incolla di due film: Attacco al Potere (Olympus Has Fallen del 2013) e Attacco al Potere 2 (London Has Fallen del 2016). Il simpatizzante ha semplicemente incollato su Raptor, AC-130 e M1 Abrams che attaccano la Casa Bianca lo stemma dello Stato islamico per un risultato esilarante. La locandina dell'attacco biologico andrebbe collegata ad un altro video pro-Is diffuso sulla rete il 20 luglio dello scorso anno. Rimane sempre un'opera di un simpatizzante, ma con qualche interessante spunto.
Pro-Is: Calling for Biological Attacks in the West
Riportiamo alcuni stralci del testo estapolato dal video Calling for Biological Attacks in the West, diffuso sulla rete da una sigla pro-Is il 20 luglio dello scorso anno.
“Non si udiranno esplosioni quando le vittime cadranno una dopo l’altra. L’aria delle città sarà contaminata da germi infettivi e malattie batteriche fatali. In questo modo il governo USA ricorderà i suoi massacri chimici ed i crimini commessi contro le persone vulnerabili. I batteri sono stati sviluppati e prodotti in gran numero per essere inalati dalle vittime: Questa è la punizione prevista per la politica oppressiva degli Stati Uniti. Loro lo chiamano bioterrorismo. L'Islam proibisce l'uso di questo tipo di terrorismo di massa, ma lo consente per respingere le aggressioni. Ed il mondo sta guardando in silenzio! I governi europei stanno sviluppando sistemi chimici da testare brutalmente sulle città e sui popoli che hanno rifiutato l'umiliazione come i paesi musulmani in Africa. Questi ultimi sono stati trasformati in campi di prova per le bombe al fosforo ed il gas tossico. L'alleanza crociata continua a bombardare Mosul, Raqqa, Al-Anbar e altre città con vari tipi di bombe chimiche e gas incendiari. Ti invitiamo oh Muwahid [monoteista] che vivi tra i Mushrikeen [idolatri] di rimuovere la polvere dell'umiliazione e rinnovare l'incubo fatale nella terra degli adoratori del diavolo con un'arma silenziosa e distruttiva. Ecco cosa dovrai fare: in primo luogo cerca di trovare le epidemie più gravi da trattare”.
I simpatizzanti suggeriscono le malattie da Hantavirus
Queste ultime sono infezioni virali di diffusione vastissima trasmesse all'uomo dai roditori, selvatici e domestici. L’infezione avviene per diretto contatto con feci, saliva, urine di roditori infetti o per inalazione dei virus attraverso escrementi di roditori. In Europa le malattie da Hantavirus si stanno diffondendo sia come numero di casi che come aree infette. Il serbatoio animale caratterizza le infezioni da Hantavirus come tipiche zoonosi.
“Il virus del colera ad esempio viene estratto dai rifiuti del paziente. In secondo luogo diffondete i batteri estratti. Disperdete i batteri nell’acqua potabile, sulla frutta esposta o per via aerea in luoghi affollati. Infine evitate qualsiasi situazione pericolosa che possa influire sulla preparazione. Lavorate in una stanza con ventilazione naturale e industriale. Indossate guanti, camici ed occhiali protettivi in base alle esigenze del processo chimico. Non toccate o inalate i materiali. Lavatevi le mani con acqua e sapone dopo ogni prova”.
Stato islamico: i riferimenti ufficiali alle armi chimiche e batteriologiche
Nel dodicesimo numero di Rumiyah intitolato Sarà un fuoco che brucerà la croce e la gente di Raqqa, lo Stato islamico annunciava di possedere delle armi segrete che avrebbe utilizzato contro le forze della Coalizione che assediavano Raqqa, in Siria. I jihadisti hanno sperimentato una serie di nuove e mortali variazioni dei V-BIED a sciame con progressi anche nel campo della radiofrequenza degli IED e nella conversione dei droni commerciali con carico bellico. Nel gennaio del 2017, lo Stato islamico ha poi pubblicato su al-Naba una guida da seguire in presenza del gas nervino Sarin.
Ancora oggi tale guida è disponibile sulla rete.
Il Sarin
Il Sarin o GB è classificato come arma di distruzione di massa. E’ un agente nervino incolore e inodore, sviluppato come pesticida sintetizzato in Germanio nel 1938. L’esposizione alla tossina artificiale può avvenire tramite inalazione, attraverso contatto cutaneo o a seguito dell’ingestione di acqua e cibo contaminato. La portata dell'intossicazione provocata dal Sarin dipende dalla quantità di agente nervino rilasciato e dal tempo di esposizione. In un presenza di esposizione nella forma volatile del Sarin, i sintomi compariranno entro pochi secondi. Da pochi minuti a qualche ora se il contatto avviene con la forma liquida contaminata. La maschera antigas garantisce protezione, ma non in presenza di sufficienti dosi di Sarin. Tutti gli agenti nervini agiscono come switch off per il sistema nervoso. Il Sarin è il più volatile degli agenti nervini: ciò significa che può facilmente e rapidamente evaporare da liquido in vapore e diffondersi nell'ambiente. Le persone possono essere esposte al vapore, anche se non entrano in contatto con la forma liquida di sarin. Poichè evapora così in fretta, il Sarin costituisce una minaccia immediata.
La guida dello Stato islamico
La guida dello Stato islamico contiene le principali contromisure da adottare in presenza dell’agente nervino. Si spiega brevemente il suo scopo e le conseguenze sul sistema nervoso a seguito dell’esposizione. Da rilevare che nella guida sul Sarin pubblicata nel gennaio dello scorso anno, non vi sono istruzioni sul suo impiego sul campo ne si fa riferimento alla possibile realizzazione di una bomba sporca. Quando la sostanza radioattiva o tossica è combinata con l’esplosivo si parla di bomba sporca. In questo caso è la detonazione che disperde il materiale: parliamo di una resa esplosiva contenuta, ma con una ricaduta degli agenti coinvolti che possono raggiungere doversi chilometri di altezza. Se una bomba sporca dovesse esplodere in una capitale europea i danni sarebbero devastanti perché proprio la ricaduta del materiale, grazie anche ai venti, si estenderebbe oltre gli effetti dell'esplosione, soprattutto se si verificassero delle detonazioni superficiali ad alto rendimento.
Il chimico di al Qaeda: il Corso per Esplosivi
Da circa sei mesi sulla rete sono ricomparse con insistenza le guide di Midhat Mursi al-Sayid Umar noto anche come Sheikh Abu Khabab al-Masri. Eliminato dagli USA nel luglio del 2008 in Pakistan, Umar è un Non-Morto. Lo scienziato egiziano esperto di armi chimiche e biologiche a capo del programma di armi di distruzioni di massa per al Qaeda, ha realizzato alcuni dei manuali più importanti per realizzare IED. Le guide sono ancora online. Il suo Corso per Esplosivi è uno dei manuali più diffusi tra i terroristi. Le guide di Umar non sono le solite schede copia ed incolla dei simpatizzanti: sono testi realizzati da un esperto. Midhat Mursi al-Sayid Umar era un ingegnere chimico che per anni ha avuto accesso a materiale di primo livello durante la sua formazione ad Alessandria d'Egitto. Successivamente ha prestato servizio per otto anni come esperto di armi chimiche con l'esercito egiziano. Da rilevare che il programma di armi chimiche di al Qaeda è stato avviato da Ayman al-Zawahiri alla fine degli anni '90. Fino all'avvento di Umar, la dirigenza di al Qaeda non aveva pensato seriamente a queste armi come opzioni valide per attacchi terroristici. Qualcuno forse lo ricorderà nei video rinvenuti nel 2002 e diffusi dalla CNN.
In quei filmati rinvenuti dalle forze USA, Umar dirigeva esperimenti chimici (forse Sarin) sui cani in gabbia. Le guide di Umar, tra le altre cose, si concentrano sui dispositivi per la dispersione delle sostanze chimiche e biologiche realizzati con materiali di uso comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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