Dopo la tragedia - ancora tutta da spiegare - dell'aereo russo caduto in Sinai forse a causa di un attentato, un retroscena inquietante viene rivelato in queste ore dai media e confermato dal ministero dei Trasporti inglese.
Lo scorso 23 agosto, infatti, un aereo di linea inglese (un Boeing 737 della compagnia Thomson con 189 passeggeri a bordo) era stato sfiorato da un missile mentre, a soli 300 metri da terra, atterrava all'aeroporto di Sharm el Sheickh. Il pilota e il primo ufficiale videro però il missile e riuscirono a "schivarlo". Il velivolo atterrò quindi senza problemi e solo i cinque membri dell'equipaggio furono informati dell'accaduto.
Fonti del Cairo avrebbero ammesso le proprie responsabilità: il missile era stato lanciato per errore dall'esercito egiziano durante un'esercitazione vicino all'aeroporto di Sharm.
Se la vicenda getta un'ombra sull'affidabilità delle truppe egiziane, è
comunque difficile che anche nel caso dell'Airbus A321 della Metrojet si sia trattato di un missile: i razzi ad uso militare hanno gittate fino ad un massimo di 4mila metri, mentre l'aereo russo volava a quota 9400 metri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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