A meno di una settimana dall'inizio delle primarie i sondaggi fotografano il netto vantaggio di Donald Trump, che doppia Ted Cruz, l'avversario che più gli è vicino. Primarie dunque già finite ancor prima d'iniziare? Chi segue con attenzione la politica americana sa che non è così e che bisogna aspettare di conoscere i numeri veri, quelli delle urne. Resta il fatto che i sondaggi ormai unanimemente fotografano l'ottimo stato di forma del candidato di New York.
Il sondaggio di cui parliamo è stato realizzato da Cnn e Orc: evidenzia che per la prima volta Trump ha raggiunto quota 41% a livello nazionale, con Cruz secondo al 19%. Il dato ancor più sconcertante è questo: nessun altro candidato repubblicano raggiunge una percentuale a due cifre, con Marco Rubio terzo all’8%. Affondano l’ex neurochirurgo Ben Carson, al 6%, e l’ex governatore della Florida Jeb Bush, al 5%.
Il vantaggio di Trump - spiegano i sondaggisti - è abbastanza solido, con il "re del mattone" in vetta alla classifica in numerosi sottogruppi di elettori repubblicani. Conduce tra gli uomini e tra le donne, tra gli elettori più giovani e tra i più anziani, tra gli evangelici bianchi e tra i conservatori. Ci sono però due sottogruppi all’interno dei quali il vantaggio di Trump è meno dominante: i laureati e i sostenitori dei Tea Party. Quest’ultimo dato a dispetto della discesa in campo a fianco di Trump di Sarah Palin, beniamina del movimento anti-tasse. La proiezione, inoltre, mostra come il miliardario newyorkese è considerato colui che vincerà le elezioni presidenziali di novembre se otterrà la nomination dal 63% dei repubblicani. Solo il 16% pensa la stessa cosa di Cruz e il 10% di Rubio.
Testa a testa in Iowa
La forbice tra Trump e Cruz si restringe non solo in Iowa - dove il miliardario è al 31% e il senatore al 29% - ma anche in altri stati dove si svolgeranno le prime tappe delle primarie.
Lo scontro tra i due è durissimo
Per Trump il proprio avversario Cruz "si presenta come un cretino". Il re del mattone non usa mezzi termini e spara a zero sul rivale alle primarie repubblicane. Parlando alla trasmissione Morning Joe di Msnbc, Trump ha poi rincarato la dose affermando: che Cruz "è un bugiardo, è per questo che non piace a nessuno, è per questo che i membri del Senato non gli danno il loro appoggio, è per questo che si trova al centro del Senato e non chiude un accordo con nessuno".
Hillary contro Trump
Intanto prosegue il duello a distanza tra Hillary Clinton e Donald Trump. "Gli insulti e le parole denigratorie" di Trump "sono la parte più stressante di questa campagna", ha detto l'ex segretaria di Stato nell’ultimo dibattito tv tra i candidati alla nomination democratica.
Rispondendo ad una domanda di una donna musulmana ha poi ripetuto che i commenti di Trump sui musulmani "non sono solo vergognosi e contrari ai nostri valori, ma anche pericolosi. I musulmani americani meritano di meglio".
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