Spagna, Ciudadanos apre all'utero in affitto: le proteste delle Femen

Per Alberto Rivera Diaz, presidente di Ciudadanos, le "vientres de alquiler" sarebbero "un passo avanti come l'aborto e il matrimonio gay"

Spagna, Ciudadanos apre all'utero in affitto: le proteste delle Femen

In Spagna Ciudadanos chiede di legalizzare l'affitto degli uteri perché sarebbe "un passo avanti come l'aborto e il matrimonio gay".

Lo ha dichiarato Alberto Rivera Diaz, presidente di Ciudadanos-Partido de la Ciudadanía, il movimento nato a partire dalla piattaforma civica Ciutadans de Catalunya (creata il 7 giugno del 2005 a Barcellona da un gruppo di quindici intellettuali, professori universitari e professionisti di diversi settori), poi estesosi a tutta la Spagna.

"Prima della fine del 2018, discuteremo e vedremo se questo regolamento sarà approvato o no", ha detto Rivera, che ha annunciato che il suo partito presenterà una proposta di legge per la regolazione della maternità surrogata.

Secondo Rivera, questa misura è necessaria per trasformare la Spagna in "un paese moderno", proprio come ha fatto "con la legge sull'aborto o con la legalizzazione del matrimonio tra coppie dello stesso sesso". L'argomento che Albert Rivera usa è quello relativo al "sostegno" del governo per le famiglie che con questo metodo intendono avere figli, facendo riferimento, in particolare, alle donne che hanno problemi di fertilità o alle coppie omosessuali (che biologicamente non posso procreare).

Con la proposta di legge il leader di Ciudadanos vuole permettere la legalizzazione dell’utero in affitto (che in spagnolo chiamano "vientres de alquiler") in modo da evitare che gli interessati in Spagna vadano in Ucraina per assumere una madre surrogata e poi acquistare il bambino generato.

Rivera si è affrettato a sostenere che la proposta del suo movimento sarebbe "una proposta altruistica" ed ha chiesto alle forze politiche di conoscere questa realtà "perché cambierebbe la loro percezione".

Relativamente alle questioni etiche Ciudadanos non è nuovo alle proposte più estreme. È un movimento abortista, pro "matrimoni" tra omosessuali, per l'imposizione dell'ideologia di genere in tutte le aree, specialmente nelle scuola, per l’approvazione dell’eutanasia, per la legalizzazione della prostituzione e, adesso per la legalizzazione delle pance in affitto.

Ma non sono mancate le proteste. Sabato 8 settembre, due attiviste del gruppo femminista Femen hanno protestato, come al solito in topless e con delle scritte sul corpo, durante la riunione a Malaga del Comité Ejecutivo di Ciudadanos, per contrastare la politica a favore "de los vientres de alquiler".

"La mia pancia non si affitta!", si è potuto leggere sui corpi seminudi delle donne. "Femen contro Albert Rivera e la sua politica a favore degli uteri in affitti. Lo sfruttamento non è un'opzione", è il messaggio postato su Twitter dall'organizzazione femminista.

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