Il "Charlie" speciale, 12 mesi dopo: "L'assassino oggi è ancora in fuga"

La provocazione sulla copertina della rivista satirica. Dio con un mitra in spalla, disegnato dalla matita di Riss

La copertina di Charlie Hebdo, a un anno dalla strage
La copertina di Charlie Hebdo, a un anno dalla strage

Uscirà mercoledì sei gennaio il nuovo numero di Charlie Hebdo, quello che ricorda che sono trascorsi dodici mesi dalla strage di Parigi, quando due killer entrarono nella redazione del giornale satirico, aprendo il fuoco sulla redazione, ritenuta colpevole di avere pubblicato vignette sul Profeta dell'islam Maometto.

Un anno dopo, nonostante il grande lutto, il magazine francese non rinuncia a provocare e dalla copertina del numero in uscita lancia una forte provocazione, affidando la responsabilità alla matita di Riss.

C'è Dio sulla copertina del primo numero dell'anno. Un Dio generico, che potrebbe essere di tutte le religioni, spiegano, con un mitra in spalla e i vestiti pieni di sangue.

Un Dio "assassino che è ancora in fuga". Questo il titolo che accompagna l'immagine, ricordando quell'anno trascorso dagli attacchi in Francia e che ancora si parla del tema del radicalismo islamico, come se neppure un giorno fosse passato.

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