Dalla stabilità allo prosperità: il boom economico di Hong Kong

Il primo luglio si celebra il 25esimo anniversario del ritorno di Hong Kong sotto la sovranità della Cina. E’ un percorso durato un quarto di secolo che conferma il successo dell'applicazione della politica “un Paese, due sistemi”

Dalla stabilità allo prosperità: il boom economico di Hong Kong

Il primo luglio si celebra il 25esimo anniversario del ritorno di Hong Kong sotto la sovranità della Cina. E’ un percorso durato un quarto di secolo che conferma il successo dell'applicazione della politica “un Paese, due sistemi”.

Negli ultimi 25 anni, Hong Kong ha visto il proprio pil raddoppiare, passando dai 1370 miliardi di dollari hongkonghesi del 1997 ai 2860 miliardi del 2021. (Allo stesso tempo, il fatturato medio giornaliero delle transazioni sulla Borsa è cresciuto di oltre dieci volte). Grazie al sostegno del governo centrale cinese, poi, Hong Kong è riuscita a superare la crisi finanziaria asiatica e una serie di sfide successive, rafforzando la propria posizione di centro commerciale, finanziario e del trasporto marittimo globale. Hong Kong è così diventata una delle realtà economiche più libere, nonché centro di gravità di numerose aziende provenienti da tutto il mondo.

“Hong Kong è capace di tornare più dinamica e resiliente dopo ogni sfida”, ha affermato John Lee, il capo esecutivo della Regione ad amministrazione speciale di Hong Kong da poco eletto. Secondo il nuovo capo esecutivo, la città è passata dal “caos” alla “stabilità” in attesa che, nei prossimi cinque anni, passi dalla “stabilità” alla “prosperità”.

All'orizzonte ci sono nuove sfide da superare: la soluzione dei problemi storici e delle profonde contraddizioni sociali, e pure gli elevati prezzi degli immobili, il divario tra ricchi e poveri e lo sviluppo dei giovani. “È importante rafforzare la competitività internazionale e integrarsi nel quadro dello sviluppo dell’intero Paese. In particolare, occorre afferrare le opportunità apportate dalla costruzione dell’Area della Grande Baia Guangdong-Hong Kong-Macao”, ha spiegato lo stesso John Lee.

Ricordiamo che oggi l’Area della Baia, che copre una superficie di 56 mila kmq e 86 milioni di abitanti, “è già divenuta una delle regioni cinesi che gode del più elevato livello di apertura, della maggiore vitalità economica e posizione strategica”, a dire di Shen

Haixiong, presidente di CMG che ha lanciato un canale documentaristico a Hong Kong e una nuova frequenza radiofonica dedicata all’Area della Baia, con la finalità di “raccontare bene la storia di un Hong Kong della nuova epoca”.

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