Stati sponsor del terrorismo, Cuba è di nuovo nell'elenco Usa

Ultime mosse dell'amministrazione Trump prima dell'addio alla Casa Bianca: Cuba torna nella black list delle nazioni sponsor del terrorismo

Stati sponsor del terrorismo, Cuba è di nuovo nell'elenco Usa

Mancano nove giorni alla fine dell'amministrazione targata Donald Trump, eppure il tycoon ed i suoi continuano a prendere decisioni, in alcuni casi anche molto simboliche: è il caso della notizia appena comunicato dal segretario di Stato Mike Pompeo, anch'egli alla fine del suo mandato, che ha annunciato il reinserimento di Cuba all'interno della lista composta dagli Stati che, secondo gli States, costituiscono dei veri e propri sponsor del terrorismo.

Il clima tra gli Stati Uniti e Cuba si era normalizzato durante la presidenza di Barack Obama. Nel corso di quelle fasi, sembrava che i conflitti geopolitici fossero ormai dimenticati. Nel corso dell'amministrazione presieduta dal tycoon, però, i toni sono cambiati, ma il governo guidato da Trump non aveva ancora associato Cuba alle nazioni che sponsorizzano il terrorismo. In casa dei Dem, la novità farà di sicuro discutere. Anzi, è possibile che il presidente eletto Joe Biden ripristini la situazione imposta da Obama, con Cuba fuori da quella particolare lista. Gli asinelli avevano optato per quella mossa nel 2015. Ora, come un fulmine a ciel sereno, il cambio dettato dai trumpiani.

Non è una disposizione priva di effetti: per gli Stati considerati sponsor dei terroristi sono previste delle vere e proprie sanzioni. Per ora Donald Trump non ha commentato la cosa, ma immaginiamo che per il mancato intervento possano influire i blocchi imposti dai social network ai suoi profili. Quelli di cui si discute molto nel corso di questi giorni che seguono i fatti di Capitol Hill. Biden, tanto sul piano diplomatico quanto su quello geopolitico, non è sulla stessa lunghezza d'onda di Donald Trump.

Anzi, Joe Biden dovrebbe, secondo quanto esposto in campagna elettorale, uscire dall'isolazionismo trumpiano e far sì che gli Stati Uniti tornino a recitare il loro consueto ruolo nello scacchiere globale. Cuba si aggiunge così alla Corea del Nord, all'Iran ed alla Siria: queste sono le altre tre nazioni che fanno parte dell'insieme di Paesi sanzionati. La possibilità che Trump prendesse questa posizione era stata ventilata nel corso della nottata trascorsa negli States, con degli accenti posti su alcuni cittadini americani accusati di terrorismo che Cuba non intende estradate, così come ripercorso pure dall'agenzia Nova.

Quanto accaduto tra Cuba e l'amministrazione Obama alla fine del secondo mandato del primo presidente afroamericano della storia era stato presentato come un fiore all'occhiello, tra i risultati raggiunti dal leader dei Dem. Sulla stessa lunghezza d'onda, un clima di gioia simile era stato suscitato dopo gli accordi sul nucleare con l'Iran. Donald Trump, forse anche per rimarcare una certa differenza di vedute, ha rivisto anche le relazioni con l'Avana, dopo aver stralciato il patto con l'Iran.

Joe Biden rischia di entrare alla Casa Bianca con un problema in più da affrontare, e dal suo punto di vista da risolvere, in breve tempo.

Al momento, la prossima amministrazione non ha ancora commentato la vicenda, ma è facile pronosticare un rapido intervento a mezzo stampa del duo costituito da Biden e da Kamala Harris o da qualche altro esponente di vertice del prossimo governo americano.

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