Un 34enne brasiliano è stato arrestato con l'accusa di avere violentato e ucciso la figliastra di 6 anni mentre la madre della piccola, moglie del presunto orco, si trovava in ospedale per partorire. L'infanticidio in questione è avvenuto a Unaí, Comune dello Stato di Minas Gerais, nel Brasile centromeridionale. Il cadavere della bimba è stato ritrovato nel locale fiume Preto domenica scorsa, ossia tre giorni dopo la sparizione della minorenne.
L'autopsia eseguita sul corpo della vittima, che si chiamava Ana Paula Soares Marx, ha rivelato che quest'ultima è stata violentata e strozzata; la bambina aveva anche subito lo schiacciamento del petto e la rottura di una mascella. Sul corpo di Ana, inoltre, gli inquirenti non hanno trovato segni di annegamento, ipotizzando di conseguenza che lei fosse già morta quando è stata gettata nel fiume.
Il patrigno della vittima, subito sospettato per la sparizione della stessa, è stato arrestato immediatamente dopo il ritrovamento del corpo di Ana nel fiume Preto. A spingere le forze dell'ordine a sospettare dell'uomo, rimasto anonimo, è stato soprattutto il fatto che tale 34enne non ha avuto un atteggiamento collaborativo con gli inquirenti impegnati nella ricerca della bimba. Dall'avvio delle ricerche, l'uomo non ha infatti mai rivelato agli agenti dettagli utili alle indagini, giustificando il suo rifiuto dicendo di "non volere fornire prove contro di lui".
Le testimonianze di amici e parenti del sospettato hanno in seguito fatto conoscere agli investigatori il fatto che il rapporto tra il 34enne e la figliastra è stato sempre difficile e segnato da frequenti fughe di Ana da casa. Queste ultime sarebbero, per la polizia, un indizio di numerosi tentativi di abusi sulla minorenne da parte del patrigno tra le mura domestiche. Andando a spulciare il casellario giudiziario del sospettato, gli inquirenti hanno anche scoperto che lui, nel 2007, è stato incriminato per lo stupro e l'uccisione della sua stessa madre, nonché per abusi sessuali ai danni di una bimba di tre anni. Non è stato ancora accertato dai poliziotti se la madre della vittima sia mai stata al corrente del passato criminale del marito e dei continui tentativi di violenza intrapresi da lui nei riguardi di Ana.
Attualmente, il 34enne si trova in custodia
cautelare in carcere, mentre le indagini sul fatto di sangue proseguono. La moglie dell'indagato non è stata ancora informata dell'uccisione di Ana e dell'incriminazione che pende sulla testa del marito.
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