Intesa per il governo: storica svolta a destra per la Svezia

Il nuovo govero in Svezia vedrà la destra dei Democratici Svedesi decisiva con l'appoggio esterno al governo di coalizione formato da Moderati, Cristiano-Democratici e Liberali

Intesa per il governo: storica svolta a destra per la Svezia

In Svezia si prepara una svolta politica importante dopo che i partiti del centro-destra hanno concluso un accordo di governo che verterà sul sostegno decisivo dei conservatori e radicali Democratici Svedesi, il cui sostegno parlamentare sarà l'ago della bilancia. I Moderati, i Cristiano Democratici e i Liberali costruiranno un esecutivo guidato da Ulf Kristersson, leader dei Moderati, e coopereranno con i Democratici Svedesi in Parlamento.

Kristersson divide con attenzione alleanze e perimetro del governo, ma il dato è chiaro. Il premier in pectore ha comunicato ai giornalisti che con i due partiti conservatori alleati, i Cristiano-democratici e i Liberali, è stata formata un'alleanza di governo a tre, che godrà dell'appoggio esterno dei Democratici svedesi, partito di estrema destra populista, sovranista e anti-immigrati guidato da Jimmie Akesson e piazzatosi al secondo posto nel voto dello scorso 11 settembre. Il partito ha raccolto circa 1,3 milioni di voti e superato il 20,6%, eleggendo un nuovo numero record di deputati, 73. Di quasi 100mila voti il distacco con il Partito Moderato, giunto terzo con poco più del 19%. Come altre formazioni altre formazioni del gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti (che include Fratelli d’Italia, gli spagnoli di Vox e i polacchi di Diritto e Giustizia) anche i Democratici Svedesi sono pienamente legittimati a partecipare a dinamiche di potere.

Il ruolo dei Democratici Svedesi

I Democratici Svedesi di estrema destra non controllerano direttamente dei ministeri ma parteciperanno alle decisive partite delle nomine: avranno il diritto di nominare funzionari pubblici negli uffici governativi e una nuova organizzazione di cooperazione sarà istituita nel governo sotto forma di una cabina di regia con cui il partito sarà in grado di lavorare con la coalizione ministeriale.

Il partito di Akesson avrà pari influenza sulle questioni principali e potrà dire la sua nei progetti di collaborazione allo stesso modo delle parti coinvolte direttamente nel governo. Ciò significa che ai Democratici Svedesi sarà accordata piena partecipazione alla presentazione di progetti di legge al Riksdag e alla scelta delle autorità nominate dal govero.

Akesson incassa diversi punti a suo favore nella formazione del governo. Questi includono il via libera di Moderati, Cristiano-Democratici e Liberali a introdurre temi securitari cari ai conservatori come il divieto nazionale di accattonaggio, la possibilità di inviare prigionieri a scontare la pena all'estero, la riforma del diritto alla testimoniannza per i collabboratori di giustizia, l'istituzione di stazioni di polizia nelle aree a maggior tasso di criminalità e l'aumento dell'uso delle telecamere di sicurezza.

Sul fronte delle migrazioni, Akessonn ha sottolineato che "il quadro della Svezia non dovrebbe essere più generoso di quanto richiesto dall'Ue". Quando si tratta di migrazione per lavoro, il partito ha affermato che il nuovo governo ha pianificato di aumentare lo stipendio minimo per i lavoratori migranti che lavorano in settori strategici, parificandolo allo stipendio medio in Svezia e attraendo talenti.

Il programma del governo

Tra gli altri punti che il governo nascituro ha messo in cima al suo programma si sottolinea la volontà di avviare la creazione di un sistema sanitario nazionale centralizzato, la riduzione della spesa per gli aiuti internazionali per ridurre le tasse sul lavoro e i redditi alla classe media, l'instaurazione di paletti più stretti per la cittadinanza svedese. E una svolta fondamentale sul piano energetico: il rilancio del nucleare. Lo ha annunciato Ebba Busch, leader dei Democratici Cristiani, tra i maggiori sostenitori del piano.

Il settore elettrico in Svezia ha tre centrali nucleari operative con 6 reattori nucleari operativi, che producono circa il 29,8% dell'elettricità del paese. La più grande centrale elettrica della nazione, la centrale nucleare di Forsmark, ha tre reattori che producono 3,3 GW e il 14% dell'elettricità svedese.

Ora il nuovo governo orientato a destra vuole rilanciare la corsa all'autonomia energetica nazionale passando proprio dall'ambizioso progetto sul nucleare. Un altro dei punti su cui i Democratici Svedesi hanno, di fatto, costruito egemonia. Trasformandosi in pivot fondamentale per il nuovo esecutivo.

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