C'è una telefonata che getta una luce inquietante sull'omicidio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il 22 novembre del 1963. Venticinque minuti prima dell'omicidio, un giornalista del Cambridge News, un quotidiano locale britannico, riceve una chiamata anonima in cui lo si invita solamente a chiamare l'ambasciata americana a Londra per alcune "grosse notizie" che stanno per arrivare.
Quando l'annuncio della morte del presidente americano arriva, viene subito informato l'MI5 che a sua volta passa il dato al vice direttore dell'Fbi James Angleton fino ad arrivare al direttore dell'agenzia, J. Edgar Hoover.
Lo si legge in uno dei memo, tra quei 5 milioni di pagine sull'assassinio di Jfk, desecretati dal presidente Donald Trump 54 anni dopo. Come ricorda la Bbc, nel documento - che risale al 26 novembre 1963, quattro giorni dopo l'attentato a Dallas - si riferisce della telefonata, sottolineando che "il punto importante è che la chiamata è stata fatta, secondo i calcoli dell'MI5, circa 25 minuti prima che il presidente venisse colpito".
"Il giornalista del Cambridge - si legge ancora - non ha mai ricevuto telefonate di questo tipo, e l'MI5 ha dichiarato che è noto come una persona buona e leale che non ha precedenti". Ma proprio la figura del reporter è uno dei tanti misteri perché non se ne conosce l'identità. Per Anna Savva, una giornalista che lavora in redazione, è "strabiliante": "Il nome della persona che prese la telefonata sarebbe stato di dominio pubblico ma non abbiamo nulla in archivio, non c'è nessuno che lo conosce".
L'attuale caporedattore Chris Elliott, in un video postato sul sito del quotidiano locale, ha confermato che
"nessuno è mai stato in grado di stabilire se la telefonata sia stata effettivamente fatta, quale reporter l'abbia presa e quale ragione possa esserci stata perchè qualcuno chiamasse un giornale a Cambridge su questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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