Un altro tragico episodio si è consumato nella notte negli Stati Uniti, dove un allievo poliziotto ha aperto il fuoco contro un giovane afroamericano, uccidendolo.
Il 49enne Brad Miller ha risposto con un collega alla chiamata per effrazione arrivata da una concessionaria locale, la Classic Buick GMC. Avrebbe aperto il fuoco contro il presunto ladro dopo un alterco.
Il 19enne ucciso, Christian Taylor, non era armato. La chiamata è scattata dopo che, con la sua utilitaria, è finito contro la vetrina della concessionaria. Secondo il Dallas Morning News era un diplomato della Mansfield Summit High School di Arlington e una stella locale del football alla Angelo State University.
Il poliziotto avrebbe aperto il fuoco dopo avere trovato Taylor alla concessionaria e avere discusso animatamente con lui. Diplomato all'accademia di polizia a marzo dello scorso anno, da settembre era con il dipartimento di Arlington. Non aveva precedenti esperienze in polizia.
Le autorità apriranno ora un'inchiesta per capire se qualcosa sia andato storto questa notte. L'indagine si concentrerà sull'uso della forza da parte del poliziotto, per capire se abbia o meno rispettato le regole imposte dal dipartimento.
Il caso è l'ultimo di una serie, dalla morte di Michael Brown a Ferguson lo scorso 9 agosto, in cui la polizia americana è stata accusata di calcare troppo la mano nei
confronti della popolazione afroamericana. Un'analisi condotta dal Guardian ha rivelato che per i cittadini neri la possibilità di essere uccisi pure se disarmati è doppia rispetto alla media. A giugno erano 102 le persone disarmate uccise dagli agenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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