Thailandia, corsa contro il tempo per liberare i bimbi nella grotta

I bambini stanno prendendo lezioni di nuoto, per poter uscire dalla caverna in tempi previ, date le forti piogge previste per il fine settimana

Thailandia, corsa contro il tempo per liberare i bimbi nella grotta

Sono stati trovati tutti sani i salvi i 12 ragazzini che sabato 23 giugno erano rimasti intrappolati in una grotta in Thailandia.

Facevano tutti parte di una squadra di calcio e insieme al loro allenatore erano entrati nella caverna, ma l'acqua aveva allagato l'ingresso e gran parte della grotta, a causa della grandi piogge torrenziali, dovute al Monsone. Così i bambini e l'allenatore erano stati dichiarati dispersi e subito i soccorritori avevano iniziato le ricerche, aiutati negli ultimi giorni anche dai sommozzatori britannici. Il 2 luglio, tutti i 12 ragazzini e l'allenatore erano stati trovati vivi, in salvo su una zona asciutta. I sub che li avevano raggiunti avevano girato un video per tranquillizzare le famiglie.

Dopo nove giorni di paura e di attesa, finalmente il lieto epilogo. O almeno così sembrava.

Ma dopo la gioia per il ritrovamento dei piccoli sani e salvi, era arrivata la notizia del tempo necessario per la liberazione: "Ci vorranno quattro mesi", avevano detto i tecnici inizialmente. Ma ora sembra che il piano sia cambiato, soprattutto per paura che tornino piogge violente, che potrebbero portare a un aumento del livello dell'acqua e a un allagamento maggiore della grotta. È iniziata subito un'altra corsa contro il tempo, dopo quella per trovare i ragazzini nella caverna, che aveva tenuto il mondo col fiato sospeso. Adesso si deve fare in fretta a portarli fuori. Per questo sono state fornite delle speciali maschere svedesi, utili per percorrere gli oltre due chilometri che separano l'isoletta sulla quale si è messa in salvo la squadra di calcio e l'ingresso della grotta.

Il governatore, Narongsak Osatanakorn, ha annunciato che i bambini hanno iniziato le lezioni di nuoto, che gli permetteranno di imparare i rudimenti delle tecniche di immersione, che serviranno loro per uscire dalla caverna. L'operazione è resa ancora più complicata dal fatto che quasi nessun componente della squadra sa nuotare. In più, il percorso per raggiungere l'uscita è lugo e tortuoso, con passaggi stretti e fngosi, che gli stessi soccorritori hanno fatto fatica ad attraversare. Bisognerà quindi aspettare che i bambini siano pronti per uscire, ma la pressione delle piogge previste nei prossimi giorni farà accelerare le operazioni. Forse già in serata saranno portati in salvo i primi ragazzini, separatamente, a seconda delle condizioni e delle capacità di ciascuno: "Non saranno portati tutti in salvo nello stesso momento. Chi è pronto prima esce prima", ha precisato il governatore.

Intanto un nuovo video dei Navy Seal Thai pubblicato su Facebook mostra i 12 ragazzini tra gli 11 e i 16 anni in buona salute.

Sorridono davanti alle telecamere, avvolti in coperte di Mylar argentate, presentandosi e dicendo di stare bene. Qualcuno riesce anche a ridere e scherzare coi sub, segno che nella caverna l'uomore resta alto.

A loro i soccorritori hanno fornito cibo, acqua e medicine.

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