Tibet, giovani si dà fuoco contro il dominio cinese

Un 24enne del Sichuan si è arso vivo al grido: “il ritorno del Dalai Lama in Tibet e ha detto che nel Paese non c’è libertà"

Tibet, giovani si dà fuoco contro il dominio cinese

Un tibetano di 24 anni si è dato fuoco in segno di protesta contro l'occupazione cinese. L’autoimmolazione è avvenuta due giorni fa a Nyarong (provincia di Kham), vicino al monastero di Tsoka, nella regione cinese del Sichuan.

Il giovane si chiamava Pema Gyaltsen, era il più grande di 5 figli e aveva abbandonato la scuola per fare l'agricoltore e dare sostegno economico alla sua famiglia. Alcune fonti dicono che la polizia lo abbia subito preso e portato via in un ospedale a Chengdu (Sichuan) e sia ancora vivo, mentre altre sostengono che sia morto per le ustioni. Una fonte dichiara a Rfa che“in serata circa 10 parenti di Pema Gyaltsen sono andati alla stazione di polizia della contea di Kardze” per avere sue notizie ma la polizia “li ha picchiati con forza e li ha imprigionati per l’intera notte costringendoli a stare in piedi”. Secondo un’altra fonte, prima di darsi fuoco il giovane ha gridato per “il ritorno del Dalai Lama in Tibet e ha detto che nel Paese non c’è libertà”.

608px;">In un video, girato sui social networks tibetani, si vede la polizia cinese picchiare i giovani i ragazzi vicini al giovane e si sentono donne gridare. Alcuni di loro non riuscivano nemmeno a camminare per il pestaggio subito. Come ricorda Asianews si tratta della 147ma vittima dal 2009 ad oggi e la prima del 2017.

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