Bill Clinton è stato "il peggiore abusatore di donne nella storia della politica" e sua moglie "Hillary lo incoraggiava e trattava queste donne in modo orribile". Donald Trump va giù pesante contro la sua avversaria democratica, in un comizio a Spokane, nello Stato di Washington. Potrebbe trattarsi di un attacco preventivo, un'anteprima sugli attacchi che gli pioveranno addosso dai democratici sul suo modo di trattare le donne.
Il super Pac "Priorities Usa Action", che nel 2012 pagò una campagna denigratoria contro Mitt Romney, avrebbe già prenotato spot televisivi anti-Trump per 91 milioni di dollari, molti dei quali dovrebbero concentrarsi proprio sui commenti fatti dal tycoon in questi mesi sulle donne. Trump mette le mani avanti: "Guardate, questa è la storia. Nessuno si è mai comportato peggio di Bill Clinton con le donne, nessuno". E secondo Trump la stessa ex first lady si sarebbe comportata male nei confronti delle donne che suo marito "ha abusato". Infatti, prosegue il repubblicano, "Hillary lo incoraggiava e si è comportata nei confronti di queste donne in modo orribile. Ricordatevelo". E rincara la dose: "Alcune di queste donne sono state distrutte, non da lui, ma dal modo in cui Hillary Clinton le ha trattate dopo che tutto è finito". Insomma, sembra suggerire Trump, le colpe maggiori ricadono proprio su di lei.
Trump manda un segnale anche a Paul Ryan, lo speaker della Camera, che nei giorni scorsi ha fatto sapere di non essere pronto a dargli il proprio sostegno. "Scommetto che se potesse prendere di nuovo la decisione farebbe la cosa più semplice, cioè darebbe il suo sostegno a Trump - ha detto il candidato repubblicano - ma la buona notizia è che quasi tutti mi hanno dato l'endorsement tranne Paul Ryan". Trump si è detto comunque ottimista riguardo ai suoi prossimi rapporti con lo speaker: "Immagino che le cose con Paul Ryan saranno ok, mi incontrerò con lui giovedì, lui vuole incontrarmi". Se son rose, fioriranno. Non ci resta che aspettare.
L'incontro, scrive il sito Politico.com, è stato annunciato dall'ufficio di Ryan, che sottolinea come sia lo speaker della Camera che il miliardario newyorchese "abbiano parlato della necessità di unire il partito". Ma Trump non vuole mostrare di essere troppo interessato all'unità.
Sa che è importante, ma nega che sia questione di vita o di morte: "Credo che sarebbe meglio se fosse riunito (il partito repubblicano, ndr), sarebbe meglio - ha detto in un'intervista - ma non credo che debba necessariamente esserlo". Ed ha ricordato che lui è un candidato alla presidenza "diverso da qualsiasi altra persona che si sia mai candidata".
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