Quella di Donald Trump non sarà una presidenza di transizione, lo avevamo capito da tempo.
L'ennesima conferma arriva dallo stesso presidente eletto degli Usa, che presterà giuramento il 20 gennaio: una volta insediato, The Donald avvierà una ristrutturazione dell'intelligence, a partire dalla Cia e dalla Direzione dell'intelligence nazionale.
A rivelarlo è il Wall Street Journal, che spiega come secondo il neo presidente "il mondo dell'intelligence sta diventando totalmente politicizzato": "Le agenzie di intelligence devono essere ridotte - riferisce al quotidiano newyorkese una fonte interna al transition team - la priorità sarà quella di ristrutturarle, insieme al loro modo di interagire".
Le nomine di Trump ai servizi
Nella squadra al lavoro per ridefinire il futuro dei servizi Usa sarebbero presenti il generale Michael Flynn, consigliere in pectore per la Sicurezza Nazionale e Mike Pompeo, che dovrebbe passare alla guida della Cia. L'ex senatore Dan Coats invece dovrebbe ottenere la poltrona di direttore nazionale dell'intelligence.
Il rapporto fra Trump e l'intelligence non è sempre stato dei più facili: il tycoon non ha perso occasione, in passato, per attaccare via Twitter i servizi del suo Paese, in
particolare quando questi ultimi hanno accusato la Russia di Vladimir Putin di aver interferito nelle elezioni americane, danneggiando la candidata democratica Hillary Clinton.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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