Ucraina, ucciso davanti a casa un ex ministro di Ianukovich: continuano le morti misteriose

La guerra civile in Ucraina prosegue. Si rastrella porta a porta. Ci si vendica degli ex funzionari legati a Ianukovich

Viktor Ianukovich fotogrado durante la conferenza a Rostov sul Don
Viktor Ianukovich fotogrado durante la conferenza a Rostov sul Don

Continuano a morire gli uomini legati all'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich. Dallo scorso gennaio sarebbero almeno 7 politici ucraini filorussi. Tutti morti in presunti suicidi: Oleksandr Peklushenko, ucciso con un colpo di pistola alla gola; Stanislav Melnyk, 53 anni, anche lui ucciso da un colpo di pistola e ritrovato morto nel bagno di casa; Mykhaylo Chechetov, suicidatosi lanciandosi da una finestra del diciassettesimo piano; Serhiy Valter, impiccato; Oleksandr Bordyuh è stato trovato morto in casa; Oleksiy Kolesnyk, impiccato.

Ieri è venuto il turno del settimo, Oleg Kalashnikov, ucciso ieri sera con un’arma da fuoco sul pianerottolo della sua abitazione a Kiev mentre stava rincasando. Gli inquirenti stanno indagando, ma sembra ormai cosa certa che Kalashnikov sia stato ucciso per motivi politici. Negli ultimi tempi, proprio mentre si avvicina la cerimonia per festeggiare il 70esimo anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista, Kalshnikov ha ricevuto numerose minacce: "Ricevo continue minacce di morte per il mio appello aperto a festeggiare il 70esimo anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica.

Queste minacce e questi sporchi insulti sono diventati una norma nell’Ucraina di oggi occupata dai nazisti".

Continua la guerra civile in Ucraina. Non a colpi di mortai e mitra. È una guerra civile silenziosa, che si combatte porta a porta. Fatta di vendetta e di odio.

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