Nel Regno Unito si sono innescate di recente feroci polemiche a carico delle scuole islamiche presenti nel territorio nazionale. Tali istituti privati sono stati infatti accusati di “discriminare le alunne”.
In base a un rapporto pubblicato in questi giorni dall’Office for Standards in Education, Children's Services and Skills (Ofsted), autorità incaricata di valutare la qualità delle strutture educative britanniche, gli enti didattici gestiti dalla comunità musulmana violerebbero “in maniera palese” il principio della “parità di genere”.
Gli ispettori dell’agenzia governativa hanno infatti rilevato che, all’interno di tali istituti confessionali, verrebbe praticata una “rigida separazione dei sessi”. In particolare, le alunne delle scuole islamiche, per esplicita volontà dei direttori didattici, verrebbero “destinate ad aule ubicate lontano da quelle frequentate dagli studenti maschi” e verrebbe loro addirittura proibito di “parlare ai ragazzi”. L’“isolamento” ai danni delle studentesse verrebbe applicato “persino in sala mensa”, in quanto i dirigenti degli istituti vieterebbero a queste ultime di consumare cibi “insieme agli alunni maschi”.
Un’altra critica mossa dal dossier Ofsted a carico delle scuole gestite dalla comunità musulmana attiene al “contenuto nocivo” dei libri di testo utilizzati nei corsi di studio di queste ultime. Il materiale didattico impiegato in tali strutture confessionali conterrebbe infatti “teoremi sessisti” e inneggerebbe addirittura alla “violenza contro le donne”.
Il rapporto realizzato dall’agenzia si conclude con la sollecitazione, diretta al governo di Londra, a “ripristinare al più presto la parità di genere” all’interno degli istituti in questione. L’esortazione formulata dall’Ofsted è stata subito recepita da Damian Hinds, ministro dell’Istruzione nell’esecutivo May.
Il titolare del dicastero, dopo avere pubblicamente condannato le pratiche discriminatorie imputate ai dirigenti delle scuole islamiche, ha promesso “tolleranza zero” nei riguardi delle strutture sospettate di “penalizzare le alunne”. Egli ha quindi minacciato di “revocare” agli istituti oggetto del dossier “tutti i nullaosta governativi concessi in passato per lo svolgimento dell’attività didattica”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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