La Marina Militare degli Stati Uniti ha staccato un assegno di quattro miliardi di dollari a Boeing per la costruzione di un nuovo lotto Super Hornet formato da 78 F/A-18: 61 F/A-18E monoposto e 17 F/A-18F biposto. Lo scorso anno, durante una visita presso gli impianti della Boeing a St. Louis, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump definì il Super Hornet come un'opera d'arte. Nell’agosto del 2016, dopo un tragico incidente che coinvolse un F / A-18 della US Navy presso la Naval Air Station Fallon, Nevada, Trump criticò aspramente l’Hornet in un'intervista al Washington Post: “Un altro incidente? È terribile, strutturalmente non mi è mai piaciuto quell'aereo”.
Super Hornet: due presidenti, differenti punti di vista
Per l'amministrazione Obama, il programma Hornet andava chiuso. Coerentemente con la linea della Casa Bianca, nel bilancio 2017 la US Navy chiese fondi per due soli Super Hornet ed altri quattordici nel 2018. A partire dal 2019 la Marina avrebbe dovuto stornare tutti i fondi per la nuova flotta F-35C. Il destino dell'unica piattaforma di proiezione imbarcata sulle portaerei statunitensi, sembrava segnato. Donald Trump ha stravolto i piani della precedente amministrazione. Il 16 marzo dello scorso anno, la US Navy ha siglato un nuovo programma di acquisizione per ventiquattro Super Hornet Block III. 24 velivoli era il numero minimo stimato da Boeing per mantenere aperta la linea F-18. Un tasso di produzione minimo per sostenere economicamente gli impianti della Boeing di St. Louis e l’intero programma di approvvigionamento del programma Hornet.
Nell’aprile dello scorso anno, la US Navy ha assegnato a General Electric (GE) un contratto da 114,8 milioni di dollari per installare nuovi e più potenti motori sui suoi velivoli F-A-18 Super Hornet e EA-18G Growler. I Super Hornet F/A-18E / F, grazie al programma di estensione delle cellule della Marina, dovrebbero restare in servizio fino al 2040 così da garantire una graduale integrazione dell’F/A-XX. Entro il 2030, la US Navy potrebbe acquistare ulteriori lotti Super Hornet (tra le 150 e le 200 piattaforme) e Growler (tra le trenta e la cinquanta unità).
US Navy, la nuova architettura Hornet
A partire dal prossimo anno, la flotta dovrebbe iniziare a ricevere i primi Super Hornet Block III. Il costo unitario è di 66 milioni di dollari per l'anno fiscale 2020 (18 mila dollari ad ora di volo, il costo più basso dell'intero inventario Usa). Il primo richieramento a bordo di un vettore è previsto entro il 2022. Dal 2022, infine, la US Navy aggiornerà i Super Hornet Block II portandoli allo standard Block III. Complessivamente, la Marina intende modificare più di 500 Super Hornet Block II entro il 2024. La nuova architettura di proiezione su ogni vettore della Marina Militare degli Stati Uniti. dovrebbe essere strutturata su due squadriglie di dodici Super Hornet Block III e due squadroni di dieci F-35C. Per equipaggiare le nove portaerei con i Super Hornet e integrargli con i 260 F-35C che la Marina spera di acquistare in toto, la flotta dovrà disporre di 216 F-18 operativi. Tuttavia per soddisfare le esigenze di addestramento e manutenzione, la Marina spera di acquisire 400 Super Hornet Block III. L’Hornet non potrà mai eguagliare le medesime capacità progettuali dell’F-35. Durante la campagna elettorale, Trump suggeriva una variante della cellula del Super Hornet in grado di svolgere molte delle missioni dell’F-35 ad un prezzo ragionevole. Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy.
La Marina degli Stati Uniti è proiettata al futuro ed al suo caccia di nuova generazione, questa volta sviluppato soltanto per l’US Navy. La piattaforma a lungo raggio F/A-XX dovrebbe volare tra 15/20 anni. Una riconversione del programma di acquisizione per la Marina, potrebbe ridistribuire i fondi tra le piattaforme di fascia bassa (F-18) ed alta (F-35).
US Navy, F-18 Super Hornet Block III
I Super Hornet Block III implementano cinque aggiornamenti principali rispetto ai Blocck II. Il Super Hornet Block III presenta migliorie nell’apparato propulsivo con i General Electric F414-440 che aumentano la spinta del 20 per cento. Implementa la Spherical Missile Warning Capability, che conferisce piena capacità di allerta missilistica, cockpit di ultima generazione, radar Aesa ed un sistema interno di ricerca ad infrarossi IRST. Secondo Boeing, il nuovo IRST è così avanzato che genera costantemente tracce a intervalli estesi in base alle condizioni meteorologiche avverse ed fattori. I Block III riceveranno il Distributed Targeting Processor-Networked ed il Tactical Targeting Network Technology. Potenza di calcolo e capacità di collegamento concepite per la ricerca IRST ed il tracciamento della tecnologia stealth a lungo raggio. I Block III, infine, riceveranno un nuovo sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ed un nuovo display multifunzione.
I Super Hornet Block III possiedono una sezione radar equivalente leggermente inferiore ai BlocK II. La cellula dei Block III, invece, dovrebbe garantire fino a novemila ore di combattimento, qualcosa come dieci anni in più della vita utile di un Block II. Un Super Hornet Block II con tre serbatoi esterni in configurazione a lungo raggio, armato cioè con sei AIM-120D, ha un raggio di combattimento effettivo di circa 650 km. Si tratta di una capacità inferiore garantita dalla combinazione Tomcat / Phoenix degli anni '90. In un Super Hornet un Block II le stazioni 4, 6 e 8 sono normalmente occupate dai serbatoi esterni. Il Conformal Fuel Tank è un serbatoio esterno a bassa resistenza che conferisce maggiore autonomia al Super Hornet Block III. Un Super Hornet Block III in configurazione a lungo raggio sarebbe armato con quattro missili SM-6 Dual II, sei AIM-120D, due AIM-9 Sidewinder e con la possibilità di un ulteriore serbatoio di carburante esterno sulla stazione d’arma 6. Il CFT è stato progettato per sostituire i due serbatoi esterni, attualmente utilizzati su quasi tutti gli F-18, liberando due piloni alari pari a quattro stazioni d’arma (la 4 e la 8) per il missile SM-6 Dual II in via di sviluppo. Il sistema d’arma è in grado di ingaggiare bersagli aerei e di superficie una distanza di 220 km e può armare le quattro stazioni alari. Il predecessore dell'SM-6, l'SM-1, è stato modificato in modo simile da SAM navale a configurazione da trasporto aereo. Un Super Hornet Block III potrebbe trasportarte fino ad un massimo di otto missili SM-6 Dual II a lungo raggio sulle stazioni d’arma 3, 4, 8 e 9. L'SM-6 incrementerebbe le capacità antinave del Super Hornet rispetto all’Harpoon. Sebbene meno potente del subsonico AGM-84, l’SM-6 garantisce maggiore autonomia ed una superiore capacità cinetica grazie alla sua velocità finale di Mach 4.
I Super Hornet Block III potrebbero fornire alla Marina delle nuove capacità contro minacce di livello medio-alto. Anche se venissero ottimizzati per la bassa osservabilità, i Super Hornet non sarebbero in grado di sopravvivere contro una rete di difesa aerea stratificata ed integrata di ultima generazione. Capacità riconosciuta all'F-35C, concepito come piattaforma tattica stealth. L'F/A-18E/F, equipaggiato con il radar AESA della Raytheon AN / APG-79, contromisure elettroniche integrate AN / ALQ-214 e ricerca a infrarossi Lockheed Martin AN / ASG-34, non sarà mai un aereo a bassa osservabilità, ma potrebbe offrire una soluzione meno costosa per l'80 per cento delle missioni della Marina americana. Il Super Hornet Block III potrebbe svolgere la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C tranne quelle concepite per la penetrazione a bassa osservabilità in ambienti ostili di ultima generazione. In ogni caso gli accorgimenti a bassa osservabilità del Super Hornet Block III sono nettamente inferiori a quelli previsti per Advanced Super Hornet.
IRST, la tecnologia counter-stealth
Un velivolo stealth emetterà sempre una firma termica
Il sensore Infrared Search and Track o IRST aiuta ad individuare i bersagli grazie alla firma di calore generata dai motori del velivolo e dall’attrito delle superfici dell'aereo con l’aria. L'IRST dovrebbe essere in grado di determinare la posizione di una piattaforma entro un raggio di cinquanta chilometri circa.
Un sensore ad infrarossi passivo, quindi con poca emissione di radiazioni elettromagnetiche, non è influenzato dal disegno stealth di una piattaforma. L’IRST, prezioso sensore di backup in ogni moderno combattimento aria-aria, ha quindi la capacità di rilevare i velivoli non visibili ai radar e consente il tracciamento di obiettivi complessi. Tutti gli aeromobili che volano nell'atmosfera generano calore: un velivolo con una sezione radar ridotta emetterà sempre una firma termica. Ciò significa che a distanza ravvicinata un velivolo stealth apparirà all'infrarosso proprio come qualsiasi altro velivolo. I sistemi IRST, costantemente migliorati in termini di portata e precisione, sono diventati asset fondamentali (ed alternative al radar) per rilevare piattaforme che presentano ridotte firme radar, in particolare per i caccia di quarta generazione. I sistemi IRST possono effettuare la scansione passiva dei bersagli senza dover attivare i loro radar attivi.
US Navy, Ripristinare l’intercettazione a lungo raggio
Con la caduta dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda, il Pentagono iniziò il graduale ritiro degli intercettori a lungo raggio. La minaccia dei bombardieri sovietici in rotta verso il territorio americano era ormai ritenuta conclusa così come quella specifica capacità di intercettazione garantita dal binomio Tomcat/Phoenix. Dal ritiro del Tomcat avvenuto nel 2006, la Marina degli Stati Uniti iniziò ad imbarcare gli F/A-18 Hornet, originariamente concepiti come caccia per il combattimento manovrato e da attacco leggero. Con la fine del programma A-12 Avenger II ed ritiro del servizio dell’F-14 Tomcat, una piattaforma missilistica per i Phoenix, la US Navy si ritrovò senza un intercettore in grado di trasportare missili da crociera a lungo raggio. Negli ultimi anni la portata della minaccia è cambiata radicalmente con l'espansione delle operazioni sovietiche e l’introduzione dei bombardieri strategici Badger H-6K (il B-52 cinese).
F-18 Advanced Super Hornet
Il nuovo velivolo Block III è una proposta più modesta rispetto all'Advanced Super Hornet presentato nel 2013. L'Advanced Super Hornet è un caccia semi stealth, sarebbe meglio definirlo con accorgimenti per la riduzione della sezione equivalente radar, totalmente diverso da quello che effettuò il suo primo volo nel novembre del 1978. E’ stato riprogettato per estendere l’autonomia con i nuovi Conformal Fuel Tanks per un raggio superiore alle 700 miglia nautiche ed armato con l’Enclosed Weapons Pod, pod a bassa osservabilità per trasportare internamente le armi. La riduzione della firma radar dell'Advanced Super Hornet è del 50 per cento in meno rispetto alla variante Super Hornet Block III.
F-18 Vs F-35C
La Marina degli Stati Uniti necessita di un vettore a lungo raggio, non di una piattaforma tattica. Diversamente dal Corpo dei Marine che struttura la sua componente aerea sulla capacità di decollo corto ed atterraggio verticale dell’F-35B, la US Navy preferirebbe il Super Hornet per svariati motivi. La manutenzione del rivestimento stealth ad esempio. E’ una faccenda alquanto complessa, ma necessaria e costante pena il deterioramento delle capacità. Interventi per l'F-35C che dovrebbero continuare anche in mare. Per prestazioni della cellula ed efficienza dei costi nel processo finale, il Super Hornet aggirerebbe tali sfide. E’ senza dubbio vero che il Super Hornet Block III potrebbe eseguire la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C, ad eccezione delle penetrazione stealth in territorio nemico ed il conseguente rilascio dei sistemi d’arma progettati per azioni furtive. Il Super Hornet immaginato da Trump, non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35: non è fisicamente possibile perché sono specifiche ben definite nel progetto iniziale. La componente a bassa osservabilità è considerata determinante nei futuri scenari operativi dominati da radar a bassa frequenza in grado di rilevare i vettori stealth. L’APG-81 della Northrop Grumman che equipaggia l’F-35 assicura una formidabile capacità di attacco elettronico. E’ quindi corretto affermare che sarà il binomio stealth/ guerra elettronica a riscrivere gli scenari A2 / AD.
Basti pensare che la riduzione della proiezione imbarcata Usa, è coincisa con l’entrata in servizio dei moderni asset Anti-Access/Area Denial ed i sistemi d’arma con un raggio d’azione superiore alle mille miglia nautiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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