Secondo i media Usa, Sirhan Sirhan, l’assassino di Robert Kennedy, sarebbe stato accoltellato da un detenuto dello stesso carcere in cui il primo è attualmente recluso, ossia l’R.F. Donovan Correctional Facility, situato nella località californiana di Otay Mesa, a sud di San Diego.
Un recente comunicato diffuso dal dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del Golden State si è limitato a riferire che “un ospite" della struttura in questione sarebbe stato “accoltellato” intorno alle 2:21 (ora locale) di stamattina, ma l’agenzia di stampa statunitense Associated Press, citando fonti anonime vicine alle autorità di Sacramento, ha subito rivelato che la vittima dell’aggressione sarebbe in realtà proprio l’ormai settantacinquenne assassino di Bob Kennedy, in stato di detenzione da ben cinquant’anni.
La scarna nota in questione precisa quindi: “Gli agenti hanno risposto rapidamente e hanno trovato un detenuto ferito a coltellate. Trasportato in un ospedale esterno per cure mediche, si trova attualmente in condizioni stabili”. Lo stesso documento riporta poi che il presunto responsabile del ferimento di Sirhan Sirhan sarebbe stato già identificato e “trasferito in un cella di isolamento”. La notizia dell’accoltellamento di “un detenuto” è stata confermata alle emittenti americane da Thomas Shoots, portavoce del comando locale dei vigili del fuoco, che ha poi affermato che la vittima dell’assalto sarebbe stata trasportata d’urgenza all’ospedale più vicino al penitenziario neanche mezz’ora dopo l’aggressione, ossia poco prima delle 2:50, orario della East Coast.
Era dal 2013 che Sirhan Sirhan, nato a Gerusalemme da una famiglia palestinese e cittadino giordano, si trovava nell’R.F. Donovan Correctional Facility, dopo che aveva trascorso la maggior parte della sua detenzione nella California State Prison di Corcoran, comune della contea di Kings, sempre nel Golden State. Egli, il 5 giugno del 1968, sparò e uccise il fratello di Jfk, che stava allora tenendo un discorso di ringraziamento ai suoi sostenitori riuniti nell’Ambassador Hotel di Los Angeles per festeggiare la vittoria di Bob alle primarie democratiche della California.
Nei diari personali dell’individuo di origini mediorientali, sequestrati dalla polizia e presentati dagli inquirenti come prova a carico di quest’ultimo, sarebbero state rinvenute numerose frasi cariche di odio verso l’esponente liberal, osteggiato da Sirhan Sirhan per avere più volte dichiarato il proprio sostegno a Israele.
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