Proprio quando sembrava migliorare, la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord torna di nuovo a crescere. E questo perché secondo quanto riferito da Washington, il fratellastro di Kim è stato ucciso con l'agente nervino VX, il cui uso è vietato.
"Il governo della Corea del Nord ha usato l'agente chimico da guerra VX per assassinare Kim Jong Nam nell'aeroporto di Kuala Lumpur", ha dichiarato la portavoce del dipartimento di Stato Usa, Heather Nauert.
"Questa dimostrazione pubblica di disprezzo per le norme universali contro l'uso di armi chimiche mostra ulteriormente la natura sconsiderata della Corea del Nord e sottolinea che non possiamo permetterci di tollerare un programma nordcoreano di armi di distruzione di massa di alcun tipo", ha aggiunto la portavoce.
Scattano così nuove sanzione economiche per Pyongyang, e proprio poco dopo che Seul ha riferito che il regime di Kim apre alla denuclearizzazione ed è pronto a colloqui diretti con gli Usa in merito. In base alla legge Usa, infatti, quando un Paese o un leader violano il divieto di uso di armi chimiche e biologiche scatta un divieto di importazioni sui prodotti di quel Paese. Questo volta però le limitazioni avranno un peso più ridotto considerate già tutte le altre gravi sanzioni imposte su Pyongyang .
L'omicidio di Kim Jong Nam
L'omicidio di Kim Jong Nam risale al 13 febbraio del 2017, quando due donne - una indonesiana e una vietnamita attualmente a processo in Malesia - lo aggredirono spruzzandogli qualcosa sul viso mentre camminava nell'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur. Kim Jong Nam, che viveva in esilio in Cina, era considerato un potenziale rivale del fratellastro, più giovane di lui. Le due donne sostengono di essere state reclutate per partecipare a quello che pensavano fosse uno scherzo televisivo, quindi di essere state ingannate diventando in realtà assassine, in un elaborato complotto ordito da un gruppo di agenti della Corea del Nord che poi avrebbero lasciato il Paese.
Intanto l'unità anti-terrorismo della polizia britannica è impegnata nelle indagini sul sospetto avvelenamento di una ex spia russa, Sergei Skripal, a Salisbury, in Inghilterra.
Il caso è stato paragonato a quello di Alexander Litvinenko, ex spia morta per avvelenamento con un the al polonio a Londra nel 2006; nel 2016 un'indagine britannica ha stabilito che il presidente russo, Vladimir Putin, aveva "probabilmente approvato" quell'uccisione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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