Usa, rilasciato lo studente tenuto prigioniero in Corea del Nord: "Ha danni cerebrali"

È arrivato negli Stati Uniti lo studente americano tenuto prigioniero in Corea del Nord per 17 mesi: è in coma e ha gravi lesioni cerebrali

Usa, rilasciato lo studente tenuto prigioniero in Corea del Nord: "Ha danni cerebrali"

È tornato negli Stati Uniti Otto Warmbier, lo studente statunitense di 22 anni tenuto prigioniero nella Corea del Nord per 17 mesi, ma le sue condizioni di salute appaiono molto gravi.

Nelle foto del rientro, il giovane viene fatto scendere in barella dall'aereo e appare intubato. Secondo quanto riferisce Ap, i medici che lo hanno visitato dicono che ha gravi lesioni cerebrali: non parla, né compie movimenti o mostra comportamenti volontari.

"Non mostra segni di comprensione della lingua, rispondendo ai comandi verbali, o consapevolezza dell’ambiente circostante", ha spiegato il dottor Daniel Kanter, direttore medico dell’unità intensiva di neuroscienze dell’Università di Cincinnati.

Le autorità coreane sostengono che Warmbier è finito in coma per aver ingerito una pillola per favorire il sonno dopo un attacco di botulismo. Ma i medici Usa hanno precisato che nel suo corpo non ci sono tracce di botulino.

Warmbier è rimasto nelle prigioni di Pyongyang per 17 mesi a seguito di una condanna di 15 anni ai lavori forzati per aver rubato un manifesto di propaganda del regime di Kim Yong-un dall'hotel nel quale risiedeva. Un atto considerato un crimine di Stato in Nord Corea.

Secondo quanto hanno affermato i genitori del giovane al Washington Post, lo studente sarebbe in coma da più di un anno. E in effetti la sua ultima apparizione pubblica risale al marzo dello scorso anno durante il processo a Pyongyang in cui ha ammesso le sue responsabilità.

"Nostro figlio è stato brutalizzato da un regime paria", è la denuncia fatta dai genitori, secondo i quali il 22enne Otto, ora ricoverato in un ospedale di Cincinnati, "sfortunatamente è in coma e si trova in questa condizione dal marzo 2016. Lo abbiamo saputo solo una settimana fa". "Vogliamo che il mondo sappia - hanno aggiunto Fred e Cindy Warmbier - come noi e nostro figlio siamo stati brutalizzati e terrorizzati dal regime paria" di Pyongyang.

Secondo quanto scritto dal Washington Post, il governo nordcoreano ha detto ai genitori di Warmbier che il ragazzo si sarebbe ammalato durante il processo, contraendo il botulismo, una malattia che porta alla paralisi. Allo studente sarebbe poi stata somministrata una pillola per dormire, dopo la quale non si sarebbe più svegliato. Fonti di Intelligence hanno invece detto al "New York Times" che il giovane sarebbe stato "brutalmente" e ripetutamente picchiato, tanto che si temeva che in realtà fosse morto.

Il giovane si trovava in vacanza nel "Regno eremita", quando, il 2 gennaio del 2016, dopo aver tentato di rubare un cartello di propaganda fuori da un hotel, era stato arrestato. In seguito ad un brevissimo processo tenutosi il 16 marzo dello stesso anno, il ragazzo era stato condannato a 15 anni di lavori forzati per "crimini contro lo stato".

Lo scorso maggio i signori Warmbier avevano raccontato alla Cnn di non avere contatti con

il figlio da oltre un anno. Apparso in una conferenza stampa dopo l'arresto, il ragazzo aveva affermato di aver compiuto il gesto per "danneggiare la motivazione e l'etica del lavoro del popolo coreano".

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