Medicinali insufficienti, macchinari guasti e stanze lasciate in malora. In Venezuela, l'ospedale pubblico infantile J.M. de los Ríos è stato colpito dalla crisi che si è abbattuta su tutto il Paese.
Secondo quanto riporta il sito Per i diritti umani, da mesi, nella struttura sanitaria mancherebbero equipaggiamenti medici, macchinari adeguati alle cure e medicinali. Non solo. Le sale operatorie sarebbero fuori uso, così come le macchine usate per fare la chemioterapia. E ai piccoli pazienti mancano le cure adeguate, tanto che negli ultimi mesi ne sono morti a decine.
Le foto mostrano un ambiente abbandonato, con calcinacci e macerie a terra, letti fuori uso e muri crollati. Su una porta, un cartello avvisa della mancanza del macchinario necessario a fare le radiografie e i genitori dei piccoli pazienti hanno iniziato uno sciopero di protesta.
Se si considera che l'ospedale pubblico J.M. de los Ríos di Caracas è il maggior centro infantile del Venezuela, se ne deduce che per un bambino, entrare in un ospedale pubblico equivale a una condanna a morte.
L'allarme circa la situazione venezuelana era già stato lanciato dal sottosegretario agli Affari esteri, Ricardo Merlo, che, dopo la sua missione a Caracas, aveva chiesto all'Onu
di dare priorità alla crisi venezuelana: "Ci sono bambini che muoiono di fame, gente che muore perché mancano i medicinali, si arriva a morire di diabete o di ipertensione arteriale", aveva raccontato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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