"Video violento contro Aoc". E il Congresso censura il deputato del Gop

Il deputato repubblicano Paul Gosar aveva pubblicato su Twitter un video animato nel quale uccideva con una spada la stella dem Alexandria Ocasio-Cortez. Votata la censura al Congresso nei suoi confronti

"Video violento contro Aoc". E il Congresso censura il deputato del Gop

La Camera Usa ha votato ha votato una mozione di censura nei confronti del deputato repubblicano dell'Arizona, Paul Gosar. Motivo? Il deputato conservatore, molto vicino a Donald Trump, ha pubblicato su Twitter un video animato che lo ritreva mentre uccideva con una spada la stella dem, Alexandria Ocasio-Cortez. Si tratta di un provvedimento che raramente viene adottato dal Congresso americano. Definendo il video "una chiara minaccia alla vita di un legislatore", i democratici hanno sostenuto che la condotta di Gosar non sarebbe stata tollerata in nessun altro posto di lavoro, tantomeno al Congresso. Il voto per censurare e spogliarlo dai suoi incarichi nelle commissioni, è stato approvato con 223 voti a favore e 207 contrari. Come riporta l'agenzia Agi, nel voto si sono uniti ai democratici due repubblicani: Adam Kinzinger e Liz Cheney, da tempo in rotta con la maggioranza Gop ancora legata all'ex Presidente Trump.

Alexandria Ocasio-Cortez: "Superato il limite". Pelosi: "Azioni pericolose"

Il leader della minoranza repubblicana, Kevin McCarthy, ha definito il voto un "abuso di potere" da parte dei democratici per distrarre la popolazione dai veri problemi che affliggono la nazione, come l'inflazione alle stelle. McCarthy ha spiegato che la censura da parte dei dem rappresenta "nuovo standard che continuerà ad essere applicato in futuro"; i democratici hanno obiettato che non c'è nulla di politico in questo provvedimento nei confronti di Gosar. "Queste azioni richiedono una risposta. Non possiamo tollerare deputati che scherzano su un omicidio", ha affermato la presidente della Camera, Nancy Pelosi. "Questo è sia un pericolo per i nostri funzionari eletti sia un insulto alle istituzioni". Nel suo discorso, Alexandria Ocasio-Cortez ha sottolineato che "il nostro lavoro qui è importante. Il nostro esempio conta. C'è un significato nel nostro servizio. E come leader, in questo Paese, non possiamo incitiare alla violenza contro i nostri colleghi. Ed è qui che dobbiamo tracciare il confine".

Paul Gosar, dal canto suo, ha sottolineato che il video pubblicato sui social "non era affatto violento" e che non intendeva "offendere nessuno". Si è poi paragonato ad Alexander Hamilton, il primo segretario al Tesoro della nazione, anch'egli censurato dal Congresso. Come nota il Time, la decisione di censurare Gosar, una delle punizioni più "forti" che la Camera possa elargire, è stata solo la quarta in quasi 40 anni ed è solo l'ultimo esempio delle tensioni che hanno agitato il Congresso dalle elezioni del 2020, nonché dell'estrema polarizzazione che il Paese vive. Il deputato democratico Charles Rangel, l'ex presidente del Comitato House Ways and Means, fu l'ultimo a essere censurato nel 2010 per cattiva condotta finanziaria.

Chi è Paul Gosar

Il dentista dell'Arizona è uno dei più accaniti sostenitori dell'ex Presidente Donald Trump. Per comprendere il profilo di Gosar, basti pensare ad alcune dichiarazioni che ha rilasciato nel corso degli ultimi anni. Come ricorda la Cnn, il deputato repubblicano, convinto che le elezioni presidenziali dello scorso anno siano state "rubate" e truccate dai dem, ne ha ufficialmente chiesto la ripetizione. "C'è stata una frode" ha dichiarato ai giornalisti. Nel 2018, sei dei nove fratelli di Gosar sono apparsi nelle pubblicità del suo avversario democratico. "Paul non lavora assolutamente per il suo distretto", ha dichiarato uno dei suoi fratelli nello spot. In tutta risposta, Paul Gosar ha spiegato che "questi sostenitori di Hillary sono imparentati con me, ma la sinistra mette sempre l'ideologia politica prima della famiglia. Lenin, Mao e Kim Jung-Un ne sarebbero orgogliosi".

In seguito al raduno e alla violenza dei suprematisti bianchi a Charlottesville, in Virginia, nell'estate del 2017, Gosar ha suggerito che il raduno fosse, a tutti gli effetti, "organizzato dalla sinistra" e dai simpatizzanti di Obama, oltre che finanziato dal magnate liberal George Soros.

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