L'abolizione della sentenza Roe contro Wade sta iniziando a far sentire i suoi primi effetti. Le cronache che arrivano dagli Stati uniti raccontano storie di degrado e di violenza che ora si trovano incastrate nelle maglie di un ribaltone, il cui lungo strascico di polemiche non sembra destinato a esaurirsi molto velocemente. Ad alimentare il dibattito sono proprio i singoli casi e quello di una bambina di 10 anni, incinta come conseguenza di una violenza e che non riesce ad abortire, che rischia di diventare l'emblema di un caos che continua a provocare proteste in molte città americane.
Caitlin Bernard è una ginecologa di Indianapolis, nello Stato dell'Indiana. È lei a raccontare di una chiamata arrivata da un suo collega dell'Ohio, che le racconta che nel suo studio è arrivata una bimba vittima di stupro, incinta di sei settimane e tre giorni. Subito dopo l'abrogazione della sentenza Roe contro Wade, lo Stato dell'Ohio ha reso illegali le procedure di aborto oltre le sei settimane di gestazione. Per soli tre giorni, la bambina non può abortire. L'Indiana non ha ancora avviato le procedure di adeguamento alla sentenza della coprema, pertanto il ginecologo decide di tentare il tutto per tutto rivolgendosi alla sua collega dello Stato vicino.
L'allineamento dell'Indiana potrebbe essere questione di giorni, pertanto i due medici cercando di sbrigare le pratiche nel più breve tempo possibile. "È difficile immaginare che fra poco nemmeno noi saremo in grado di fornire assistenza", ha spiegato Caitlin Bernard, nel cu studio nelle ultime settimane arrivano donne provenienti dall'Ohio e dal Kentucky. Il suo non è l'unico studio dell'Indiana preso d'assalto dalle donne degli Stati vicini, dove il diritto all'aborto ha già subito importanti contrazioni. Una famosa clinica dell'Indiana ha dichiarato ai media locali di ricevere ogni giorno tra le 5 e le 8 donne che tentano di abortire da loro, trovandosi impossibilitate a farlo nel loro Stato.
Gli Stati uniti sono ora spaccati in due: se da un lato negli Stati repubblicani ci si sta adeguando rapidamente alla sentenza della Corte suprema, dall'altra negli Stati democratici si rafforzano le leggi che tutelano il diritto all'aborto e alla libertà di scelta.
Il caso della bambina è uno dei più emblematici, che porterà a importanti discussioni anche nei prossimi giorni e che potrebbe anche diventare il baluardo di una campagna in favore del diritto alla scelta, soprattutto in casi estremi come questo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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