Monti alla Camera prima del voto finale Governo battuto su un emendamento Lega

Seduta fiume a Montecitorio per il voto di fiducia sulla manovra. Il monito di Napolitano: "Tutti devono fare i sacrifici, anche i ceti meno abbienti". Frequenze tv, il ministro Giarda: "Parere favorevole del governo agli odg sull'assegnazione delle frequenze presentati da Pd, Lega e Idv". L'Ue: "Misure convincenti, ma servono riforme". Napolitano: "Chiamati a scelte coraggiose, massimo sforzo per salvare l'euro". Guarda la DIRETTA dei lavori della Camera. Leggi il TESTO della Manovra: 1 - 2

Monti alla Camera prima del voto finale Governo battuto su un emendamento Lega

E' il giorno della fiducia della manovra. Non mancano le polemiche e le dure prese di posizione, in parlamento, da parte di alcune forze politiche, Lega e Italia dei valori in primis. In alcuni casi si è scatenata una vera e propria bagarre in aula, come negli ultimi due giorni a Palazzo Madama prima e a Montecitorio poi. Oggi banchi del governo al completo per le votazioni. Il premier Mario Monti segue attentamente gli interventi dei deputati che si alternano dai banchi di maggioranza e opposizione. Via libera al primo voto di fiducia. I "favorevoli" sono stati 495, 88 i contrari e quattro gli astenuti. Ora l’aula esaminerà gli ordini del giorno. Alle 19, prima delle dichiarazioni di voto finali sul disegno di legge di conversione del decreto, interverrà il presidente del consiglio.

Defezioni nella maggioranza

A conti fatti il governo perde 61 voti rispetto alla fiducia ottenuta a novembre scorso. I sì sono stati 495, un mese fa erano stati 556. Oltre alla Lega, Alessandra Mussolini e Domenico Scilipoti, infatti, oggi hanno votato contro anche i deputati Idv (eccetto Cambursano), tre deputati di Grande Sud, due deputati delle minorazione linguistiche e dal deputato del Pdl, Giorgio Stracquadanio.

Bossi: Monti non arriverà al 2013

"Ma siete matti!?". Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, risponde così ai cronisti che, subito dopo il voto di fiducia al governo sulla manovra, gli chiedono se l’esecutivo andrà avanti fino al 2013. Quanto ai rapporti con Berlusconi il Senatùr dice che per incontrarlo il Cavaliere "sarebbe bastato che oggi non avesse votato la fiducia" e ribadisce: "Si è messo con i comunisti". Quanto alla manovra, il Senatùr ripete le sue critiche: "So solo che non crea nemmeno un posto di lavoro".

Napolitano: sacrifici per tutti

Intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato per la XXII edizione di Telethon ha detto che l’Italia "deve riuscire a fare bene la sua parte per l’Europa e per se stessa, e quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia".

Idv: governo condizionato dalle lobby

Durissimo l'attacco che Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, ha rivolto alla manovra: "E' iniqua e ingiusta, perché si è arresa alle lobby e, infine, imposta con la fiducia". L'ex pm di Mani pulite boccia la manovra e il governo che, seppure "composto da brave persone di alta professionalità", da tecnico si è trasformato in politico al solo scopo di sopravvivere. "Certo - ha detto il presidente dell’Idv - è decisamente meglio confrontarsi con personalità e professionalità come le vostre, piuttosto che con un premier che in Europa ci faceva ridere dietro o con ex ministri del precendente governo inquisiti. Con la fiducia non ci è stata data la possibilità di confrontarci sul merito degli interventi e sul merito noi giudichiamo la manovra iniqua e ingiusta"...

Francheschini contro Lega e Di Pietro

Lega Nord e Italia dei Valori nel mirino del Pd. Con un attacco durissimo all'opposizione il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha rivendicato il ruolo del suo gruppo nel miglioramento della manovra del Governo ed ha attaccato i partiti che non votano la fiducia. "Abbiamo ascoltato i deputati e le deputate della Lega - ha detto nel suo intervento in aula a Montecitorio - e sembrano scesi dalla Luna. Invece sono stati, siete stati saldamente al Governo negli ultimi tre anni e incollati alle poltrone romane in otto anni sugli ultimi dieci. Allora non sembravate guerrieri padani, sembravate solo soldatini ubbidienti". "Ragioni politiche e ragioni numeriche fanno sì che qualsiasi modifica deve passare da un’intesa fra noi e la destra", ha spiegato Franceschini. "Siamo orgogliosi - ha aggiunto - di quanto abbiamo ottenuto perché abbiamo fatto una scelta difficile. Certo molto più difficile di quella fatta dall’Idv, che ha scelto di cavalcare la protesta. Gli italiani sappiano che se lo avessimo fatto anche noi non ci sarebbe stato nessun miglioramento, la manovra sarebbe stata la stessa e ci sarebbe stato solo qualche applauso per noi".

I leghisti reagiscono

Dopo le dure accuse di Franceschini è scattata la reazione dei deputati del Carroccio, che hanno intonato dei cori da stadio all'indirizzo del capogruppo del Pd: "Scemo, scemo", "venduto, venduto". Franceschini si è "consolato" con gli applausi del centrosinistra. Il tutto condito dal vigoroso scampanellio di Fini per cercare di riportare la calma in aula.

Cicchitto: da noi senso di responsabilità

"Il nostro è un atteggiamento critico ma non di sabotaggio - ha detto nel suo intervento il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto -. Riteniamo che, probabilmente, questa ultima operazione può servire per costruire le condizioni affinché il prossimo provvedimento del governo sia in funzione della crescita. Per senso di responsabilità - prosegue Cicchitto - votiamo il decreto ma vi diciamo che occorre una seconda fase funzionale alla crescita o rischiamo trovarci in una situazione in cui le contestazioni rischiano di mordere nel vivo della società italiana".

Cicchitto ha approfittato del suo intervento per "bacchettare" Monti. "Con i partiti bisogna avere un atteggiamento non altezzoso e bisogna affrontare il nodo della Bce, perché io non vorrei essere un cattivo profeta ma se non affrontiamo questo problema bisognerà fare altre manovre e l’Italia sarà dissanguata".

Il governo sulle frequenze tv

Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, prendendo la parola alla Camera ha chiesto di accantonare gli ordini del giorno della Lega e dell’Idv dove si chiede di procedere all’asta onerosa delle frequenze Tv. Giarda ha invitato a esaminare i due odg insieme ad un altro odg considerato "più soft", depositato dal Pd, dove si chiede al governo di "verificare gli effetti giuridici ed economici dell’adozione di un diverso processo di assegnazione delle frequenze televisive".

Berlusconi: i fatti diranno se Monti durerà

"I fatti lo diranno. Non posso fare delle previsioni come non credo che qualcuno possa fare delle previsioni sensate", dice Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda su quanto e se durerà il governo Monti. A chi gli chiede se l’esecutivo debba cambiare atteggiamento con i partiti, come ha detto Cicchitto in aula nel suo intervento sul voto di fiducia, il Cavaliere risponde: "Diamogli anche tempo per adeguarsi, è abbastanza scioccante".

Governo battuto sull'emendamento della Lega, no all'Imu alla Chiesa

Governo battuto su un ordine del giorno presentato dalla Lega (prima firma Francesca Martini). Il documento impegna il governo a prevedere detrazioni Imu a chi ha in casa disabili. Sull’odg l’esecutivo aveva dato parere negativo. L’aula ha però respinto gli ordini del giorno presentati da Lega e Idv per far pagare l’Imu sugli immobili della Chiesa.

Nello stesso tempo l’assemblea ha approvato l’odg bipartisan Pd-Pdl in cui si chiede "di valutare l’opportunità di definire la questione relativa al pagamento dell’Imu sugli immobili parzialmente utilizzati a fini commerciali" da parte "di enti no profit e, tra questi, gli enti ecclesiastici".

 

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