Moratti: «L’Ambrogino per Marina Berlusconi»

Forbes l’ha consacrata la donna più potente d’Italia e tra le cento più influenti del pianeta. Anzi, secondo la rivista americana, nel 2009 è salita dal trentaquattresimo al trentatreesimo posto. Davanti, tanto per dire, alla first lady Michelle Obama. Ora anche Palazzo Marino potrebbe dare un riconoscimento a Marina Berlusconi: il sindaco in persona, Letizia Moratti, l’ha candidata all’Ambrogino d’oro, edizione 2009. Presidente di Fininvest e Mondadori, la Berlusconi dal 2008 anche nel board di Mediobanca. Ma nel «conclave» by night che il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri, convocherà dopo la seconda settimana di novembre per arrivare dagli oltre cento nomi in lizza alla rosa dei premiati per il prossimo 7 dicembre al Dal Verme, il nome della figlia del premier rischia di far discutere a lungo gli schieramenti.
«È una donna di successo che sicuramente rappresenta i valori positivi della milanesità e del fare impresa - sostiene il vicecapogruppo del Pdl, Carlo Fidanza -. La Moratti ha fatto bene a candidarla e avrà il nostro sostegno». «La riconoscenza è una virtù» ironizza invece il capogruppo della Lista Fo, Basilio Rizzo. «Non mi scandalizza più di altre candidature - puntualizza -. La Berlusconi è un’imprenditrice di successo della nostra città, al vertice di una delle più importanti aziende, un esempio di eccellenza per carità». Ma? «A volte ci vuole buongusto politico - afferma -. La Moratti poteva benissimo lasciare che qualche associazione avanzasse la proposta, ma facendolo a proprio nome si accredita ulteriormente alle dipendenze del premier». Non è escluso tra l’altro che l’opposizione faccia slittare il premio a Marina Berlusconi chiamando in causa l’Ambrogino già assegnato lo scorso anno alla Mondadori per i cento anni di attività.
Quest’anno il sindaco ha messo nove personalità in nomination, oltre a proporre don Gnocchi per la Grande Medaglia d’oro alla memoria, almeno un riconoscimento che dovrebbe mettere d’accordo destra e sinistra. In lizza per conto della Moratti due rappresentanti del mondo dello sport, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini e il pugile Roberto Cammarelle con cui sta portando avanti il progetto di aprire una palestra per i giovani (contro il bullismo e il degrado) al quartiere Stadera. Ha candidato lo chef stellato Gualtiero Marchesi, la regista e «anima» del teatro Franco Parenti Andrè Ruth Shammah, gli stilisti Dolce e Gabbana, il prefetto della Biblioteca Ambrosiana, monsignor Franco Buzzi.

Meno noti forse i nomi di Claudia Malvezzi, presidente di Ande (l’associazione delle donne elettrici, che vanta 60 anni di storia e battaglie per l’elettorato) e l’architetto e designer Michele De Lucchi, che a Milano ha progettato tra l’altro gli interni della Triennale.

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