Morgan concede il bis in versione elettronica

Dall’elettronica ai suoni analogici e ritorno. Un percorso artistico indubbiamente originale, quello di Morgan. Il cantautore monzese, già Bluvertigo, ha sempre mostrato una passione per la musica elettronica, pubblicando con la band dischi legati alle sonorità del pop anni ’80. Da quando ha dato il via alla carriera solista, Morgan è tornato a canzoni più tradizionali, animate da suoni più caldi e proposte dal vivo con una band ricca di corde e percussioni. In quella band, però, è sempre rimasto un elemento digitale, un ponte con il passato: si chiama Daniele «Megahertz» Dupuis, virtuoso del theremin, e stasera sarà al fianco di Morgan sul palco dell’Auditorium. Un insolito concerto in duo, accuratamente studiato dall’autore di DaAadA. Morgan ha infatti progettato un sistema misto, interamente automatizzato: un organismo di connessioni elettroniche in cui componenti avanzati e vintage (sintetizzatori, computer, connettori, centraline a controllo voltaico, drum machines) hanno la stessa funzione che gli organi nel corpo umano. Tutti gli elementi e le macchine che suonano sul palco hanno un ruolo e una gerarchia stabilita dalla relazione e dalla possibilità di comunicare tra loro influenzandosi. Marchingegno futurista, due postazioni completamente speculari, una controllata da Morgan, l’altra governata da Megahertz. Dunque, dopo aver presentato il disco in forma tradizionale, in una piacevole sera di luglio a villa Pamphili, Morgan porta in scena la trasfigurazione digitale di DaAadA.

Un ritorno alle origini, se è vero che tutte le canzoni dell’album sono state composte al computer. Il tutto, però, senza tradire l’essenza psichedelica e lo spirito caleidoscopico che sono alla base di un lavoro classico e barocco.

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