nostro inviato a Viareggio
Piero Moscardini, responsabile dei Nuclei operativi della Protezione Civile, è un uomo abituato alle situazioni critiche. Difficile che si scomponga. "Ho quarant'anni di esperienza alle spalle - racconta -, ma questo è un evento di portata eccezionale".
Moscardini, è una vita che si occupa di emergenze. E' stato in Abruzzo e ha seguito anche lo tsunami. Cosa pensa di questa tragedia?
Non ricordo in tutto il mio lungo servizio per la Protezione Civile di aver visto un evento del genere in una cittadina piccola come Viareggio. Ci sono ciquqanta persone coinvolte e quasi mille evacuate. Questa è una situazione molto difficile con un livello di pericolosità molto alto. Un altro grosso problema è relativo all'identificazione dei cadaveri. In eventi esplosivi come questo è molto difficile.
Voi quando siete arrivati?
Nella notte fra lunedì e martedì, apenna ci hanno informato sull'accaduto.
Da dove siete partiti?
Qualcuno da Roma e qualcuno dall'Abruzzo. Ci siamo subito resi conto della gravità della situazione. Al casello di Pisa Nord abbiamo iniziato a sentire un odore molto forte di gas e abbiamo capito che era una tragedia.
E' una situazione difficile da gestire?
Ci siamo trovati davanti una macchina dei soccorsi che era già in perfetto movimento e noi ci siamo occupati del coordinamento. Certo questo non è un fenomeno naturale, come un terremoto, ma è provocato da un incidente.
E poi c'è il gas...
Il gas ha decretato una situazione di notevole pericolosità.
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