In una giornata complicata dal capriccioso meteo ungherese, la McLaren riesce a rendere indimenticabile questo weekend portando a casa la prima doppietta dal lontano Gp del Brasile del 2012. Il più veloce di tutti rimane ancora Lando Norris, che si mette dietro di pochi centesimi il compagno di squadra Oscar Piastri. Verstappen riesce a superare nel finale Carlos Sainz mentre Leclerc, che ha sofferto un grave sottosterzo per buona parte delle qualifiche, si vede scavalcare da Lewis Hamilton e chiude in sesta posizione. Q1 disastroso sia per Sergio Perez, eliminato dopo un incidente che per George Russell, vittima di un errore marchiano del proprio muretto, che non ha messo abbastanza carburante nella sua Mercedes.
Q1, incidente Perez, disastro Russell
Mentre l’Hungaroring viene investito da un vero e proprio nubifragio, possiamo guardare ai verdetti dell’ultima sessione di prove libere, che si è chiusa alle 13.30. Almeno a giudicare da quanto visto in pista, in quanto a velocità assoluta, la McLaren sembra averne più di tutti: il più veloce è infatti Lando Norris, che chiude con un ottimo 1:16.098 e riesce ad avere la meglio sul compagno di squadra Piastri. L’unico a contenere il ritardo in tre decimi è il campione del mondo Max Verstappen, che ha usato la Red Bull con il pacchetto di migliorie e riesce a precedere la Mercedes di Russell. Le Ferrari vivono l’ennesima giornata complicata: Sainz è quinto a sei decimi da Norris mentre Leclerc fatica tantissimo, chiudendo undicesimo dietro ad Hamilton, che ha rischiato grosso con un testacoda. Male Perez, ma occhio agli outsiders: Williams ed Haas sembrano molto competitive sul tracciato ungherese. Nonostante il nubifragio, l’asfalto drenante dell’Hungaroring sembra aver fatto il suo dovere, visto che tutti scendono in pista con le slick.
Per non rischiare di essere sorpresi dalla pioggia, Hamilton e Sainz fanno segnare i migliori tempi mentre l’entusiasmo causa un testacoda di Sargeant ed uno spettacolare traverso di Russell. Se Leclerc chiude al momento nono, Verstappen è in terza posizione davanti a Piastri e ad Alonso. Mentre i piloti si lanciano per il secondo tentativo, a rovinare i piani delle varie scuderie ci si mette l’incidente che coinvolge Sergio Perez, che finisce pesantemente a muro con la sua RB20. Nessuna conseguenza per il pilota messicano ma certo non un segnale positivo, visto che in questi giorni si sta discutendo il rinnovo del suo contratto. Visto che i danni alla Red Bull sembrano molto gravi, Perez non potrà migliorare il suo tempo nei 6’41” rimasti. Alla fine vengono eliminati sia il pilota messicano che George Russell: si viene a sapere che si è trattato di un errore marchiano del muretto, che non ha messo abbastanza benzina nel serbatoio per un altro tentativo. Sorpresa in extremis con Daniel Ricciardo che mette il tempo più rapido, con Verstappen che toglie la terza posizione a Sainz negli ultimi secondi.
Q2, Norris vola, Hamilton rischia
Dopo lo choc dell’eliminazione di Russell, vista l’incertezza del meteo i piloti escono subito dai box cercando di mettere il giro giusto. Il primo a sfiorare il muro dell’1’17” è Carlos Sainz ma la sua pole provvisoria dura poco, visto che molti stanno montando pneumatici nuovi, incluso Leclerc e Verstappen. Impressionante il tempo di Hamilton, che fa meglio dello spagnolo di 5 decimi nonostante la gomma usata ma quando arriva sul traguardo il campione del mondo il tempo precipita ad 1:15.770. Piastri ed Alonso riescono a fare meglio di Norris ma il secondo tentativo di Sainz sembra molto promettente: terzo posto provvisorio per lui, mentre Leclerc si ferma al sesto posto, mezzo secondo indietro.
Il pilota monegasco si lamenta con il muretto del grave sottosterzo che soffre la sua vettura ma prova comunque a migliorare la sua posizione negli ultimi minuti. Se il retrotreno della Mercedes di Hamilton sembra piuttosto nervoso, l’ex campione del mondo riesce a fare meglio di Leclerc, scippandogli la settima posizione: fa ancora meglio Ricciardo, che vola in sesta posizione dopo aver passato tutto il Q2 al box ma le posizioni potrebbero cambiare in extremis. L’ultimo tentativo di Leclerc è quello giusto e gli basta per risalire in quarta posizione mentre a rischiare tantissimo è ora Hamilton, che finisce per salvarsi per soli 10 millesimi di secondo. L’acuto finale lo mette Lando Norris, che si prende la pole position temporanea con 1:15.540: alle sue spalle Verstappen, Piastri e Carlos Sainz, che riesce a superare all’ultimo tentativo il compagno di squadra.
Q3, incidente Tsunoda, pole Norris
Con gli esperti meteo che avvertono della possibile pioggia tra cinque minuti, grande affollamento all’uscita dei box, con tutti i piloti che cercano di mettere almeno un giro veloce. Verstappen fa molto bene, ma viene battuto di tre decimi da Lando Norris pochi minuti dopo: il primo tentativo delle Rosse vede Leclerc terzo e Sainz sesto ma è ancora troppo presto per capire come sarà la griglia definitiva del Gp d’Ungheria. A quattro minuti dalla bandiera a scacchi, giro veloce fatto segnare da Piastri ma anche Sainz sembra in grado di migliorarsi: si preannuncia quindi un finale sul filo di lana di questa sessione di qualifiche.
Proprio quando ci si stava preparando al gran finale, bandiera rossa per l’incidente di Yuki Tsunoda: il pilota giapponese sta bene ma ha danneggiato gravemente la sua vettura nella parte anteriore. La sosta dura poco ma, considerato che mancano solo 2’13” alla fine, ci sarà a disposizione un solo tentativo per provare a portarsi a casa la pole position. Mentre tutti si preparano all’ultimo tentativo, Verstappen decide che può bastare così e scende dalla sua vettura: a questo punto, meglio non rischiare. La direzione corsa ritarda la ripresa delle qualifiche e, alla fine, inizia a piovere; davvero una disdetta per chi sperava di togliere alle McLaren la prima fila. Sainz rischia l’incidente ed è costretto a rientrare in pit lane, seguito poco dopo anche da Norris: alla fine si chiude con la prima doppietta McLaren dal lontano Gran Premio del Brasile del 2012. Verstappen e Sainz si devono accontentare della seconda fila mentre Leclerc viene superato da Hamilton nel finale ed è sesto.
Come seguirlo in diretta
L’unico modo per gli appassionati di motori di seguire il Gran Premio di Ungheria in diretta sarà di abbonarsi a Sky, visto che l’emittente satellitare detiene i diritti in esclusiva per il mondiale di Formula 1. La gara prenderà il via alle 15 di domenica 21 luglio e sarà trasmessa in diretta sui canali Sky Sport 1, Sky Sport F1 e Sky Sport 4K.
Se avete deciso di sfuggire al gran caldo e rifugiarvi al mare o in montagna, nessun problema: la gara sarà trasmessa in streaming su SkyGo e NowTv. Chi non è abbonato a Sky, invece, dovrà accontentarsi della differita, che prenderà il via alle 18 su Tv8. Buon divertimento a tutti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.