La Ferrari è costretta a divorziare dal celebre marchio "Testarossa". Sembra una bestemmia e per certi versi lo è pure. Tuttavia i giudici di Dusseldorf, in Germania, hanno proibito alla scuderia del Cavallino Rampante di usare in via esclusiva il nome legato alla mitica auto simbolo degli anni Ottanta.
Lo hanno fatto dando ragione alle richieste di un fabbricante di giocattoli di Norimberga che aveva domandato il permesso di commercializzare una linea di oggetti proprio con quel nome. Di fronte alla causa che la Ferrari gli aveva intentato per indebita appropriazione del marchio, il fabbricante tedesco si è visto dare ragione.
Ma la storia non si è chiusa qui. Perché i giudici teutonici non si sono limitati a consentire al giocattolaio l'utilizzo dello storico marchio, bensì hanno condannato la casa automobilistica di Maranello a non usare più quel nome né in Germania né nel resto del mondo perché, secondo loro, per detenere la proprietà di un marchio bisogna anche utilizzarlo.
E di Testarossa non ne vengono più prodotte dall'ormai lontano 1996. Ora, dopo il ricorso della Ferrari, la vicenda tornerà in giudizio.Il caso, naturalmente, ora rischia di creare tanti precedenti analoghi, con diversi marchi storici dell'automobilismo a rischio di venire "copiati" da speculatori senza scrupoli.
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