Tanto per presentarlo, è un artista multiplatino con all'attivo oltre 700 milioni di streaming, 13 dischi di platino e 5 oro. Mr. Rain, insomma, che si è messo in evidenza negli scorsi anni grazie a brani come Fiori di Chernobyl e Meteoriti mettendo in evidenza una vena compositiva delicata e controtendenza. Niente parolacce, in Mr. Rain, né autocelebrazioni egocentriche. Una piccola gemma del rap d'autore. E adesso arriva per la prima volta al Festival di Sanremo con la caratteristica tipica di tanti concorrenti di questi anni, ossia straconosciuto da un pubblico «targettizzato» ma sostanzialmente misterioso per tutti gli altri. Mattia Balardi ha trentun anni, viene da Desenzano del Garda e il suo volto conferma le origini svedesi della mamma. Arriva all'Ariston con un brano che è in netta controtendenza con il machismo di tanto rap o il piagnucolare di tanto pop.
In poche parole, Supereroi è la fotografia di questo artista che scrive canzoni «solo quando piove» e che ti chiede scusa se durante l'intervista ha usato troppe parole. «Avevo già provato ad andare a Sanremo, ma questo è il pezzo giusto al momento giusto» spiega durante una conferenza stampa che ha i toni amichevoli e confidenziali tipici anche del suo manager Francesco Facchinetti. «Ho sempre sognato il palco dell'Ariston», conferma Mr Rain che poi aggiunge: «Sono orgoglioso di arrivarci con un pezzo sulla difficoltà di chiedere aiuto». Già qui si capisce l'unicità di un ragazzo che arriva al Festival per la prima volta e canta di quanto sia stato difficile affrontare la depressione e quanto sia stato importante imparare a chiedere aiuto. Spesso non lo si fa. Per educazione. Per temperamento. Per condizionamenti ambientali. Ma sembra che la capacità di (ri)mettersi in contatto con gli altri sia una delle linee guida di questa generazione. «Questo brano parla di imparare a chiedere aiuto nei momenti difficili, io ho passato un momento molto cupo, mi ero chiuso in casa, in una bolla, e da lì ho iniziato un percorso di crescita personale e ho imparato a chiedere aiuto. Sono tornato finalmente a vivere e chi chiede aiuto è un supereroe: per me è molto importante portare questo messaggio all Festival perché sono tanti i giovani che hanno lo stesso problema che ho avuto io». In Supereroi si sente la presenza di due grandi e giovani autori, ossia Federica Abbate e Lorenzo Vizzini, che hanno la penna giusta per Mr. Rain e sono anche in controtendenza rispetto alla volgarità arrembante che si sente altrove. Non a caso, se a Mattia Balardi detto Mr. Rain si chiede chi sia il suo supereroe, risponde senza esitazioni: «Mia madre Francy, suona pianoforte e chitarra come me e forse ho preso da lei. Ultimamente sto provando anche il violino ma invece di prendere lezioni guardo i tutorial, quindi il percorso è lungo e difficile».
Sul palco dell'Ariston l'orchestra sarà un detonatore della forza empatica di questo brano. E, se saprà essere a proprio agio, Mr. Rain farà sentire tutti a casa (sul palco nella serata dei duetti dovrebbe essere con Fasma).
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