«Una sorpresina», lha chiamata giovedì sera il presidente del municipio Levante, Francesco Carleo. È la comunicazione ufficiale del Comune che abolisce (in conseguenza della manovra economica estiva) ogni indennità a partire da dicembre per i consiglieri di circoscrizione. Si apre così, nella sala di villa Garibaldi a Quarto, la prima riunione consigliare senza gettoni di presenza. Le facce tradiscono sentimenti contrastanti. Visi da funerale si alternano a sorrisi più o meno nascosti dei compagni di banco, e di partito. «Si tratta di unopera di moralizzazione politica anche se purtroppo parte dal basso», approva il capogruppo del Pd, Giovanni Calisi, in piena sintonia con Simone Di Maria (Pdl) dello schieramento opposto: «la politica deve essere una scelta volontaria». Gli altri consiglieri si guardano attoniti. Ma chi non è daccordo per lo più tace. Anche perché gli umori del pubblico sono chiari: «ora vedremo finalmente chi fa il politico per passione e chi per arrotondare lo stipendio», i commenti che girano prima dellinizio del consiglio. Più drastica Alba Viani del Pdl: «Tanto vale abolirli».
Due riunioni di commissione durante il giorno e la sera consiglio fino a notte inoltrata a dibattere del parcheggio della stazione di Nervi. In discussione una variazione al Puc proposta dal Comune sullarea di proprietà di Rfi. Unanime la bocciatura del testo proposto da Palazzo Tursi per trasformare larea in spazio destinato a servizi con possibile insediamento di aree commerciali (leggi: supermercati). La battaglia si è consumata invece sul suo possibile utilizzo. Parcheggio di interscambio (il Pd)? Un ostello (Maria Rossetti, Lega)? Una scuola (Massimo Alfieri, Pdl)? La nuova sede dellistituto agrario Marsano (Francesco Mura del Comitato di Nervi)? Avanti così fino alluna di notte per progettare il futuro del quartiere e dimenticandosi che lo facevano gratis.
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