Ancora controlli anti-contagio da parte dei carabinieri del comando provinciale di Napoli. Questa volta, i militari della locale compagnia, a Torre Annunziata, nel Napoletano, insieme al personale della polizia municipale, hanno denunciato il parroco di una chiesa e il titolare di un’agenzia di pompe funebri, per aver organizzato una benedizione di un defunto ad un funerale durante il quale erano presenti molte persone.
Nonostante i divieti imposti dal Dcpm dell’11 marzo “Io resto a casa” per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus e i provvedimenti restrittivi adottati dalla Regione Campania, a Napoli e in provincia la paura del contagio e le ordinanze restrittive non sembrano sortire effetti rilevanti sulla vita di alcuni cittadini e commercianti, che irresponsabilmente continuano ad affollare le strade o a tenere i negozi aperti.
Stamattina i carabinieri del comando di Ercolano, durante le operazioni di controllo per verificare il rispetto delle ordinanze anti-Coronavirus nella città vesuviana, sono dovuti intervenire facendo chiudere tre bar che erano regolarmente aperti e affollati dai clienti, nonostante i divieti imposti. Durante i controlli effettuati dalle forze dell’ordine sono stati denunciati i rispettivi titolari e sanzionati pesantemente in base ai provvedimenti previsti dal Codice penale in materia di procurato pericolo da contagio.
Sempre nel vesuviano, in Provincia di Napoli, i carabinieri del nucleo operativo di Torre del Greco, nel corso delle operazioni di controllo e prevenzione dal rischio di contagio sul territorio torrese, hanno denunciato due uomini che vendevano in strada, sprezzanti delle norme anti-contagio e della legalità, sigarette di contrabbando in maniera del tutto indisturbata, facendo tranquillamente affari illeciti con i loro acquirenti. La merce illegale è stata requisita dagli uomini delle forze dell’ordine e i due uomini denunciati per contrabbando e violazione delle norme anti-Coronavirus.
Infine, fatto non meno grave e per certi aspetti emblematico, un gruppo di ragazzini di Anacapri, ignari del pericolo e della gravità della situazione, sono stati fermati dai carabinieri mentre giocavano a calcio. I giovanissimi di età compresa tra i 13 e i 15 anni, erano fuggiti di casa approfittando dell’assenza dei genitori impegnati a lavoro.
I giovani sono stati denunciati dai carabinieri e riportati a casa: anche su di loro, in attesa di attenuanti dovute alla giovane età, peseranno i provvedimenti penali e le sanzioni imposte dalla Regione Campania.
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