Consigliere Borrelli preso a pugni dagli abusivi: arriva la richiesta del pm

Nel 2018 l’esponente politico era intento a mostrare sui social l’occupazione abusiva di suolo pubblico in via Vespucci e la sosta senza regole di molti veicoli: chiesti tre anni e otto mesi di reclusione agli aggressori

Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli
Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli

Quella tra il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i parcheggiatori abusivi di Napoli è una battaglia senza esclusione di colpi che va avanti da tempo. L’esponente politico, nel portare avanti la sua azione di denuncia dell’illegalità diffusa in città, in alcune occasioni è stato anche oggetto di minacce e di aggressioni fisiche. Quattro anni fa fu picchiato e rapinato mentre trasmetteva una diretta Facebook in via Vespucci, nelle vicinanze di una nota cornetteria dove si praticava la sosta selvaggia e un’occupazione illecita del suolo pubblico. La procura, che ha portato avanti le indagini, adesso chiede la condanna di tre persone accusate di aver usato violenza nei confronti di Borrelli.

Venne rubato anche il suo cellulare

Il pm ritiene gli imputati meritevoli di una pena di tre anni e otto mesi di reclusione, avvalendosi delle testimonianze di un’agente della polizia municipale e dello stesso consigliere regionale, oltre che dei filmati girati in diretta con il telefonino della vittima. Il 30 giugno 2018, come riporta il quotidiano Il Mattino, Borrelli era intento a mostrare sui social media l’occupazione abusiva di suolo pubblico in via Vespucci e la sosta senza regole di molti veicoli a due e quattro ruote, controllata dai parcheggiatori abusivi. Alcuni di questi, infastiditi dalle denunce dell’esponente politico, passarono ai fatti prendendo a schiaffi e pugni il malcapitato. Uno degli aggressori, prima di allontanarsi, riuscì a prendere anche il cellulare di Borrelli, il quale era caduto rovinosamente a terra.

Successivamente, soccorso da una vigilessa, era riuscito a recuperare il telefonino e a sporgere denuncia dell’accaduto. Il ruolo dell’agente della polizia municipale è stato fondamentale per convincere i giudici a incriminare i tre aggressori, ma anche le immagini del video sono state utili.

Il processo ormai è un punto di svolta e la prossima settimana dovrebbe arrivare la sentenza. Il legale di Borrelli chiede una condanna esemplare, mentre gli avvocati degli imputati avranno l’onere di dimostrare l’estraneità ai fatti dei loro assistiti.

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