La dirigente scolastica Angela Sodano, 45 anni, ieri mattina ha ricevuto la notifica di interdizione dalla carica. A comunicare il provvedimento alla preside, della durata di un anno, sono stati i carabinieri, i quali hanno eseguito le disposizioni emanate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord. La dirigente è accusata di aver avuto un atteggiamento aggressivo, oltre ogni limite, nei confronti dei docenti, anche davanti ai familiari degli alunni. Angela Sodano, che al tempo dei fatti contestati operava nell’unica scuola del difficile quartiere “Salicelle” di Afragola, nel Napoletano, avrebbe adottato anche procedimenti disciplinari arbitrari nei confronti degli insegnanti.
La dirigente scolastica, che nel frattempo era stata trasferita in un istituto scolastico in provincia di Caserta, ad Aversa, dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti, abuso di ufficio e violazione di una serie di norme sulla privacy. La procura aveva richiesto anche gli arresti domiciliari per la preside, ma il gip non ha preso in considerazione questa ipotesi. Le denunce da parte dei docenti, circa una decina, risalgono alla fine dello scorso anno scolastico. Dopo dodici mesi di indagini i giudici si sono espressi, notificando l’interdizione alla Sodano, la quale è molto conosciuta ad Afragola.
La dirigente ricopriva anche la carica di assessore in città, con le deleghe alle Opere pubbliche, all’Edilizia scolastica e manutenzione degli edifici scolastici, alle Politiche giovanili, alle Pari opportunità, alla Biblioteca e Teatro comunale e all’Archivio storico. Prima che fosse defenestrata dal sindaco Antonio Pannone, la Sodano si è dimessa. Tra le accuse più pesanti mosse dagli insegnanti, come riporta il quotidiano Il Mattino, c’è la negazione del diritto alla legge 104. La dirigente con questo comportamento avrebbe derogato su una norma sulla quale non ha alcun potere discrezionale.
Altri docenti delle scuole di Afragola e Aversa, intanto, hanno scritto una lettera sui social media, prendendo le difese della preside. La Sodano ha ricevuto la solidarietà e la stima di diversi professionisti che, in questa vicenda, la considerano vittima e non carnefice.
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