Napoli, pericoloso omicida polacco evade da Poggioreale usando un lenzuolo

Lo straniero ha superato il muro di cinta con una corda di lenzuola. È la prima evasione in 100 anni che si verifica nel carcere di Poggioreale

Napoli, pericoloso omicida polacco evade da Poggioreale usando un lenzuolo

Quello di oggi è un giorno che resterà nella storia del carcere di Poggioreale a Napoli. E non per una buona notizia. Dopo cento anni di vita, infatti, si è verificata la prima evasione dal penitenziario partenopeo.

A compiere la clamorosa azione è stato un pericoloso detenuto polacco di 31 anni, Robert Lisowski, recluso nel padiglione Milano con l'accusa di omicidio aggravato. Lo straniero, sfuggito ai controlli mentre partecipava alla Messa nella cappella dell'istituto circondariale, ha usato una corda di lenzuola per scavalcare il muro di cinta del carcere calandosi all'esterno su via Francesco Lauria.

Sul posto sono giunti subito gli uomini della Penitenziaria, della polizia e dei carabinieri. Non è ancora chiaro se l'evaso avesse dei complici ad attenderlo all'esterno.

Lisowski era detenuto in quanto ritenuto responsabile dell'omicidio di Iurii Busuiok, muratore 36enne di origine ucraina, incensurato, il cui cadavere era stato trovato la sera del 1° dicembre 2018 in via Mario Pagano con ferite alla gola e al torace causate da coltellate.

Cinque giorni dopo Lisowski era stato individuato dagli agenti della Squadra mobile e dai carabinieri della compagnia Napoli Stella e sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio aggravato.

Per il segretario dell’Osapp di Napoli, Luigi Castaldo, la causa di quanto accaduto stamane è della mancanza di personale: “Poco più di 200 unità di fronte a una platea di detenuti che supera di 800 unità la capacità massima. Dati denunciati a un’amministrazione sorda ed una Politica assente”.

Per Ciro Auricchio e Giuseppe Moretta dell’Uspp, “oggi si è consumato l’ennesimo episodio di grave disordine: Poggioreale è un carcere con oltre 2500 detenuti e con un poco personale che però in modo encomiabile, continua a svolgere il suo mandato istituzionale”.

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