A Napoli tornano le bombe: residenti svegliati dal boato

Paura a Ponticelli, dove intorno a mezzanotte è esploso un ordino artigianale. Le indagini sono in corso, ma si teme si sia trattato di un episodio collegato alla faida in atto fra le bande del posto

A Napoli tornano le bombe: residenti svegliati dal boato

Notte di terrore nel quartiere napoletano di Ponticelli, dove un boato assordante, provocato dalla detonazione di un ordigno, ha svegliato i residenti. Sul posto si sono immediatamente precipitate le forze dell'ordine, ora impegnate nelle indagini.

Secondo quanto ricostruito sino ad ora, la bomba, preparata artigianalmente, è esplosa intorno alla mezzanotte, sotto al cavalcavia di via Angelo Camillo de Meis. L'esplosione ha letteralmente distrutto un manufatto in muratura che serviva a coprire uno snodo elettrico. Malgrado la grande paura sembra che non ci siano comunque stati feriti.

A Napoli si riaccendono le faide

Al momento sono in corso le indagini degli inquirenti, che dovranno capire se sia trattato di una bravata oppure di qualcosa di più grave. Ad occuparsi dei rilievi sono stati i vigili del fuoco, accorsi sul posto, e gli uomini della polizia di Stato. La strada interessata, in ogni caso, è già stata dichiarata agibile.

La paura è che possa essersi trattato di un episodio legato alla criminalità organizzata. A Ponticelli, infatti, sarebbe in corso una vera e propria faida fra gruppi camorristi, che vede da una parte il clan De Micco, di cui è alleato il gruppo De Martino, e dall'altra i De Luca Bossa, uniti al gruppo Casella. Le tensioni fra le due parti sono altissime, e lo scorso 6 ottobre a perdere la vita nello scontro è stato il 23enne Carmine D'Onofrio, ucciso davanti agli occhi della fidanzata incinta. Il giovane era il figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa. A dicembre era stato poi il turno del 35enne Gennaro Matteo, freddato con dieci colpi di pistola.

I clan si fronteggianto con le bombe

Quello di questa notte non sarebbe fra l'altro il primo ordigno ad esplodere nello scontro fra le due bande. In più di un'occasione bombe artigianali sono state utilizzate per intimorire la parte avversaria. L'ultimo episodio risale al 28 settembre, quando in via Luigi Piscettaro, a poca distanza dalla casa del boss Marco De Micco, fu utilizzata una bomba carta. L'esplosione mandò in frantumi i vetri di un'abitazione: a restare feriti furono una donna e il figlio di 14 anni.

La tensione a Ponticelli è dunque altissima, ed i residenti sono spaventati. Il boato di ieri notte è stato avvertito a San Giorgio a Cremano, Cercola, Volla, San Sebastiano al Vesuvio e nell’area nord della provincia di Napoli. Si dovranno attendere gli esiti delle indagini per avere la certezza che si sia trattato dell'ennesimo episodio legato alla malavita.

Ultimamente

sembrava che la faida fra le due bande si fosse conclusa con la "vittoria" del clan De Micco, ma lo scontro potrebbe essere ripreso. Sui social stanno intanto facendo il giro le immagini dell'ultima esplosione.

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