Vigilante ucciso a sprangate: confermata condanna per i killer

La Corte di Appello di Napoli ha confermato la pena di 16 anni e mezzo di carcere inflitta in primo grado per i 3 ragazzi accusati del brutale omicidio avvenuto a Piscinola

Vigilante ucciso a sprangate: confermata condanna per i killer

Nessuno sconto di pena per i tre giovani accusati di avere massacrato a colpi di spranga il 3 marzo del 2018 Francesco Della Corte, un vigilante in servizio presso la stazione della metropolitana di Piscinola, nell'area nord di Napoli. L’uomo, aggredito durante il turno di notte, fu colpito alla testa e morì in ospedale dopo più di dieci giorni di agonia.

La Corte di Appello di Napoli ha, infatti, confermato la pena di 16 anni e mezzo di carcere inflitta in primo grado lo scorso 23 gennaio ai tre ragazzi che all’epoca dei drammatici fatti avevano 15, 16 e 17 anni.

La conferma della pena era stata richiesta dal procuratore generale Anna Grillo al presidente della Sezione Penale della Corte di Appello Maurizio Stanziola.

Nei giorni scorsi aveva suscitato un mare di polemiche e il profondo sdegno della famiglia della vittima una foto che ritraeva uno dei tre condannati, Ciro U., mentre festeggiava il suo 18esimo compleanno a casa.

Come ha successivamente spiegato a Radio Crc Giuseppe De Carolis Di Prossedi, presidente della Corte di Appello di Napoli, l’uscita in realtà non era un permesso premio ma un provvedimento che si inserisce “in un percorso di risocializzazione".

Percorso che non si è limitato alla festa di compleanno. Il giovane, infatti, ha sostenuto anche un provino da calciatore per una squadra del Beneventano.

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