"Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno", sono queste le parole scritte su Faceboook da don Calogero Tascone, l'arciprete di Naso , un piccolo paese in provincia di Messina di appena 4mila abitanti.
Insieme, l'immagine del presepe costruito con tanto amore, quello della fede, e la statua del bambin Gesù distrutta dai vandali. Ha avuto vita breve a Naso, Gesù, nato la notte del 24 dicembre e morto, distrutto, la notte del 25 dicembre. Il presepe si trovava nella piazza centrale del paese per dare luce e speranza. Oggi l'intera comunità si unisce, con sdegno per l'accaduto, intorno a don Calogero.
Quella statua era il simbolo del Natale cristiano, in un piccolo paese siciliano dove le tradizioni e il culto sono tutto. La statua era stata portata in processione dalla chiesa, dopo la messa di mezzanotte ed ora non c'è più. Ancora non si conoscono i responsabili dell'accaduto, ma sulle loro tracce indagano i carabinieri.
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