"Abbiamo pensato a Cutro". L'ennesima strumentalizzazione delle Ong

La nave Ong Life Support ha recuperato 105 persone al largo della Libia e fa leva sul naufragio in Calabria per influenzare l'opinione pubblica

"Abbiamo pensato a Cutro". L'ennesima strumentalizzazione delle Ong

La strumentalizzazione di una tragedia è sempre disdicevole, ma lo è ancora di più quando viene usata per perseguire i propri fini. Fin dalle ore successive al naufragio di Cutro, le Ong sono salite sulle barricate per utilizzare quei morti come leva per tentare l'ennesimo assalto al decreto di Matteo Piantedosi, che ha introdotto una stretta all'operatività senza regole delle navi della flotta civile. L'ultimo tentativo in tal senso, per cercare di manipolare l'opinione pubblica, arriva dalla nave Life Support di Emergency, che negli ultimi giorni ha operato, come al solito, al largo della Libia.

Il recupero del gommone con oltre 100 persone è avvenuto in acque internazionali e non distante dalle acque libiche: l'ennesimo trasbordo che nulla ha a che vedere con la tragedia di Cutro, avvenuta al termine di una rotta non coperta dalle Ong, a una manciata di metri dalla riva italiana. Sarebbero bastato meno di un minuto alla nave per raggiungere la costa calabrese con le sue 200 persone a bordo. Invece, il gommone che la Ong definisce in distress, era partito da poche ore dalla Libia. Eppure, ecco che i migranti e i morti vengono usati come leva morale dall'equipaggio della Life Support: "Abbiamo subito pensato alle vittime del naufragio di Crotone. Anche questa era una imbarcazione in situazione di pericolo, dove le persone stavano rischiando la loro vita per le pessime condizioni in cui si trovava".

È bene ricordare che la nave che è naufragata a ridosso della costa calabrese ha navigato senza particolari problemi fino a quando non ha incontrato una secca: non è mai stata in distress fino a quel momento, a differenza di quanto lasciano intendere dalla Ong che arma la nave Life Support.

Come dichiarato dagli stessi migranti, la partenza era avvenuta 14 ore prima dell'incontro con la nave battente bandiera panamense, che venerdì prossimo toccherà di nuovo terra in Italia nel porto di Brindisi. Prosegue l'utilizzo politico della tragedia di Cutro con l'unico obiettivo di indebolire e destabilizzare il governo di Giorgia Meloni. Ancora una volta, è una Ong a sfruttare quanto accaduto in Calabria.

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