Milano, spuntano i manifesti degli ostaggi israeliani nelle metro: "Aiutateci a portarli a casa"

Foto, nome ed età dei rapiti di Hamas in Israele sono comparsi sui muri di Milano nei manifesti affissi da un gruppo di volontari. La speranza è che non vengano strappati dagli attivisti pro-Palestina

Milano, spuntano i manifesti degli ostaggi israeliani nelle metro: "Aiutateci a portarli a casa"
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Anche a Milano, come in tantissime altre città occidentali, sono comparsi i manifesti che ritraggono gli ostaggi catturati da Hamas nell'incursione del 7 ottobre in Israele. Il rapimento degli israeliani compiuto dai terroristi di Gaza è funzionale agli stessi per impedire azioni ancora più distruttive da parte dello Stato ebraico. Sono centinaia le persone rapite nei kibbutz e durante il rave party, alcune israeliane ma altre straniere, che vengono usate da Hamas come scudi umani insieme ai cittadini palestinesi. L'obiettivo di Israele è riportarle tutte vive alle proprie famiglie ma ci sono già notizie di diversi morti tra gli ostaggi. Per continuare a sensibilizzare l'opinione pubblica ed evitare che quanto accaduto il 7 ottobre passi in secondo piano, dall'alba un gruppo di ragazzi italiani e israeliani ha iniziato a tappezzare i muri con le immagini degli ostaggi.

Dal Duomo a Cairoli, sono centinaia i volantini che sono stati affissi, principalmente nei mezzanini delle stazioni della metropolitana, dove il transito di persone è più ampio. Sono soprattutto studenti universitari e volontari, amici e fidanzati ad aver deciso di intraprendere questa iniziativa che già in altre parti dell'Occidente viene effettuata da giorni. Attualmente, sono oltre 200 gli ostaggi nelle mani di Hamas e la richiesta è solo una: liberateli. Si tratta soprattutto di bambini, di donne e di giovanissimi. "Non possono essere dimenticati", dice chi questa mattina, fin da prima dell'alba, era a lavoro per questo particolare tipo di volantinaggio.

Ogni manifesto è un colpo al cuore: ci sono i nomi, l'età e le fotografie di questi ragazzi. La loro unica colpa è stata quella di partecipare a una festa e da quel momento non sono più tornati a casa. "Per favore, aiutateci a portarli a casa vivi", si legge nel volantino. L'iniziativa si è diffusa con vigore sui social, dove sono stati numerosi quelli che hanno applaudito i volontari che hanno intrapreso quest'azione civile e pacifica per non dimenticare. "Milano è dove mia nonna trovò rifugio quando fuggì dalla Germania nazista e mio nonno la incontrò e ricostruì la sua vita dopo essere sopravvissuto ai campi", si legge in uno dei commenti.

La speranza è che non accada quanto già si è visto in altre città, dove attivisti per la Palestina scendono in strada per strappare con spregio i volantini che chiedono la liberazione dei civili dalle mani di Hamas.

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