Brutale aggressione a macchinista e capotreno: soppresso il treno per Milano

Il macchinista è intervenuto in soccorso alla stazione di Lodi perché un passeggero senza biglietto stava aggredendo il capotreno: il passeggero è stato accompagnato in questura, gli altri due in ospedale

Immagine di repertorio
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Ancora violenza sui treni, ancora un capotreno che subisce le angherie di un prepotente che pretendeva di viaggiare senza biglietto. L'ultimo grave episodio è accaduto sul convoglio 10868 proveniente da Piacenza e diretto a Milano Greco Pirelli, poi soppresso, ieri attorno alle 14. Il protagonista è un passeggero italiano di circa quarant'anni che ha inizialmente aggredito il capotreno, una donna, per poi scagliarsi contro il macchinista che è accorso in suo soccorso.

Il treno stava approcciando alla stazione di Lodi quando il capotreno si è avvicinato al passeggero abusivo per il controllo dei titoli di viaggio. La discussione si sarebbe animata immediatamente e il macchinista, una volta fermato il treno in stazione, si è avvicinato in carrozza per capire cosa stesse accadendo. Al suo arrivo la situazione è rapidamente degenerata e i due professionisti ferroviari sono stati aggrediti dal passeggero, avendo la peggio. Trovandosi in stazione, sono immediatamente accorsi gli agenti della Polfer e poi quelli del nucleo Radiomobile, oltre alla Croce Rossa per prestare le prime cure a capotreno e macchinista.

Il passeggero senza biglietto è stato fermato dalla polizia e accompagnato in questura, i due feriti sono stati portati nell'ospedale più vicino, mentre il treno, a causa della mancanza del macchinista e del capotreno, è stato soppresso dopo un'ora di ritardo. "È il momento di agire, non si può aspettare oltre. Non si può lasciare solo chi sta lavorando", ha dichiarato Gaetano Di Capua, segretario della Fit Cisl di Lodi e Pavia. "Non credo sia sufficiente avere più controlli delle forze dell’ordine sui convogli. Probabilmente, limitare gli accessi abusivi sui treni per chi è senza biglietto potrebbe ridurre il fenomeno delle aggressioni", ha proseguito, proponendo di aumentare la presenza dei tornelli per l'ingresso ai binari.

"La sicurezza deve venire prima di tutto, sia per chi lavora che per i passeggeri. Dal nostro punto di vista, servirebbero più interventi, magari aggiungendo altro personale sui treni", gli ha fatto eco Eliana Schiadà, segretaria provinciale della Cgil di Lodi.

Le aggressioni da parte di chi non ha il biglietto sono sempre più frequenti sui treni, forti dell'errata convinzione che il servizio di trasporto pubblico possa funzionare lo stesso. Nell'Italia dei furbetti, questa è una delle problematiche più gravi, che penalizza enormemente chi paga regolarmente il biglietto.

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