Capodanno, interviene Piantedosi: "Zone rosse vietate ai soggetti pericolosi"

Vietato abbassare la guardia: questa l’indicazione del Viminale in vista di Capodanno. Oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l'importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l'allontanamento. Piantedosi ha deciso di estendere ad altre città lo strumento che ha già dato ottimi riscontri nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna. I numeri parlano chiaro: negli ultimi tre mesi sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14 mila persone controllate.

Per la notte di Capodanno tornano dunque le “zone rosse”, uno strumento che fa parte della più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Una delle priorità del governo guidato da Giorgia Meloni, come testimoniato dagli interventi in materia di sicurezza. Come rimarcato dal Viminale, riflettori accesi sui contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado. Entrando nel dettaglio, parliamo di stazioni ferroviarie e aree limitrofe e ancora le piazze di spaccio, dove sono già in atto le operazioni interforze ad alto impatto.

Ma non è tutto. Come confermato dal ministero dell’Interno, le “zone rosse” potranno essere applicate anche in altre aree urbane. Il Viminale ha posto l’accento sulle zone della movida, tipicamente caratterizzate da un'elevata concentrazione di persone e attività commerciali e dove si registrano spesso episodi di microcriminalità, violenza, vandalismo, abuso di alcol e degrado. Basti pensare alle recenti notizie di cronaca su furti, rapine, risse e aggressioni.

Il Viminale ha inoltre evidenziato che in vista del Capodanno l'applicazione delle "zone rosse" rappresenta

inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste, a partire dai concerti musicali.