Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è indagato a Brescia per “false comunicazioni sociali“ nel fascicolo aperto sulle presunte irregolarità nella gestione dell'inchiesta milanese su Monte dei Paschi in cui è indagato anche l'ex procuratore di Milano, Francesco Greco. L'iscrizione è stata definita dalla procura come un "atto dovuto" in seguito all'esposto presentato dal consulente di fondi Giuseppe Bivona, che rappresenta Bluebell Capital Partners, un gruppo di creditori della banca. È probabile che anche la posizione di Visco, come quella di altri iscritti, possa andare verso l'archiviazione.
La posizione di Visco e la Procura
La posizione del numero uno di palazzo Koch nasce dall'esposto depositato il primo maggio 2021 alla Procura di Roma, poi trasmesso a Brescia, in cui Bivona denunciò Visco e l'ex presidente della Consob, Giuseppe Vegas, per una serie di presunte omissioni, tra il 2012 e il 2015, sulle condotte degli ex vertici di Mps, il presidente Alessandro Profumo e l'ad Fabrizio Viola, nella gestione dell'istituto senese. Il fatto-presupposto delle denuncia riguarda la falsa contabilizzazione nei bilanci di Mps di cinque miliardi di derivati contabilizzati come Titoli di Stato nei bilanci della banca senese 2012-2015 (semestrale).
L'accusa dopo un esposto
L'accusa che Bivona muove è quella che i vertici dei due organi di vigilanza non solo fossero consapevoli di quanto accadeva nei bilanci dell'istituto senese, ma che Visco e Vegas "si adoperarono personalmente per sanare i reati commessi dagli ex amministratori Profumo e Viola" prima e dopo che venissero indagati.
La situazione di Visco è connessa a quella dell'ex procuratore di Milano Francesco Greco, accusato di abuso di ufficio per la gestione del fascicolo Mps, e per il quale la procura ha chiesto l'archiviazione: l'udienza di opposizione (è stato lo stesso Bivona a opporsi) è prevista per il prossimo 12 aprile. Già sono stati archiviati, invece, altri tre magistrati milanesi, Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio sui quali pendeva la stessa accusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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