Pesaro, finisce la fuga dello stupratore evaso dai domiciliari: così è stato catturato

È stato ritrovato l'uomo condannato per stupro e fuggito via dagli arresti domiciliari: ecco la vicenda di Federico Marcelli e il sospiro di sollievo delle vittime

Pesaro, finisce la fuga dello stupratore evaso dai domiciliari: così è stato catturato
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I punti chiave

Era latitante da quasi un mese ma finalmente oggi è stato catturato: il 15 novembre scorso era evaso dagli arresti domiciliari Federico Marcelli, uomo di 49 anni di Pesaro condannato per un doppio stupro (maltrattamenti e violenza sessuale) nei confronti di due ex compagne. In primo grado è stato condannato a scontare due pene, la prima di sei anni e la seconda di quattro anni e quattro mesi, entrambe confermate in Appello per i fatti accaduti nel biennio 2019-2020.

La vicenda

L'uomo era fuggito senza lasciare tracce dal luogo in cui stava scontando le pene, ossia l'abitazione della madre nella località di Chiusa di Ginestreto, piccolo Comune in provincia di Pesaro e Urbino. La cattura risalirebbe alle scorse ore nell'area dell'eugubino, una zona dell'Umbria molto vicina alle Marche secondo quanto riportato da RaiNews24 anche se il riserbo degli inquirenti è massimo: sarebbero stati i carabinieri a bloccarlo nella sua latitanza. Nonostante l'obbligo del braccialetto elettronico, Marcelli era riuscito a toglierlo facendo completamente perdere ogni suo movimento.

È chiaro che la fuga di un violento come il 49enne aveva allarmato la popolazione e destato una grande preoccupazione soprattutto per le due donne, una delle quali si trova tutt'ora ospite di una struttura per evitare di incorrere in brutte sorprese e atterrita all'idea che fosse in libertà. Il caso è finito anche sui Tg regionali tant'è che alcune ore prima della cattura ne ha parlato il TgRaiMarche con la notizia trattata anche a "Chi l'ha visto?" Entrambe le donne si trovano sotto protezione da quando l'uomo si era dato alla fuga: una delle due ha anche un figlio con Marcelli e avrebbe dovuto lasciare la casa protetta dove vivono dopo la denuncia ma la loro permanenza è stata prolungata per evitare qualsiasi problematica e proteggere al meglio la loro incolumità.

Le ricerche

Dopo quasi un mese, finalmente, la latitanza è finita e l'uomo adesso rimarrà al sicuro in carcere. Anche un'altra donna, una terza, lo aveva denunciato per aver subìto alcune lesioni. Le forze dell'ordine hanno concentrato i loro sforzi nell'area in cui poi è stato ritrovato, ossia la provincia di Pesaro-Urbino specialmente tra le zone di campagna e montuose.

Le prime ipotesi propendono per alcuni spostamenti con un'automobile anche se il mezzo non è stato ancora rintracciato e avrebbe portato con sé del denaro contante per evitare di lasciare qualsiasi segno con le carte di credito. L'uomo è un ex ristoratore e avrebbe frequentato l'Istituto Alberghiero "Santa Marta" di Pesaro secondo le indicazioni che ha scritto sui profili social.

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