"Tratti psicopatici". Impagnatiello capace di intendere e volere quando ha ucciso Giulia

La perizia, ordinata dalla Corte d'Assise di Milano, presieduta dalla giudice Antonella Bertoja, verrà discussa in aula il prossimo 21 ottobre

"Tratti psicopatici". Impagnatiello capace di intendere e volere quando ha ucciso Giulia
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Era atteso con trepidazione ed è arrivato puntuale l'esito della perizia psichiatrica ordinata dalla Corte d'Assise di Milano: Alessandro Impagnatiello, accusato dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano incinta del piccolo Thiago, è stato ritenuto capace di intendere e di volere. A stabilirlo sono stati i periti incaricati dai giudici. "Non vi sono elementi per ritenere che al momento del fatto trovino applicazione i requisiti psichiatrici per ritenere un vizio di mente parziale o totale". Questa la conclusione degli esperti che avrà sicuramente ripercussioni importanti nel processo a carico del giovane.

La vicenda

Lo scorso 10 giugno, a sorpresa, la , aveva disposto la perizia per l'ex barman accusato dell'omicidio aggravato avvenuto il 27 maggio del 2023 a Senago, Comune alle porte del capoluogo lombardo. L'incarico è stato affidato agli psichiatri Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca, che hanno chiesto 90 giorni di tempo per capire, anche attraverso il diario clinico e ulteriori indagini, "se Alessandro Impagnatiello all'epoca dei fatti fosse capace di intendere e volere" o "se la sua capacità fosse scemata". Oggi il responso: l'imputato era nel pieno delle sue facoltà mentre affondava il coltello su Giulia Tramontano. La perizia, a cui hanno partecipato anche i consulenti delle parti, verrà discussa in aula il prossimo 21 ottobre.

L'incarico ai periti

I giudici, a giugno scorso, avevano deciso di affidare ai due esperti l'incarico di redigere la perizia psichiatrica sull'imputato, per accertare "eventuali disturbi di personalità" e la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto, nonché la sua capacità di stare in giudizio. La difesa sosteneva che Impagnatiello era affetto da un disturbo della personalità di tipo "paranoide". Dai riscontri dei periti, invece, viene fuori una situazione diversa.

Come riporta il Corriere della Sera, è stata esclusa "la presenza di disturbi di natura psicopatologica", anche se sono apparsi chiari "tratti di personalità narcisistici e psicopatici", che però, secondo i tecnici, non possono essere considerati una patologia psicologica "ma il modo di essere nel mondo" di Impagnatiello, "cioè la sua specifica struttura di personalità".

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